E la mafia festeggiò i 100 anni dell'omicidio del super poliziotto

E la mafia festeggiò i 100 anni dell'omicidio del super poliziotto
Mentre la società civile rendeva omaggio, 5 anni fa, a Joe Petrosino, nato a Padula e primo super poliziotto antimafia ucciso dai clan, i mafiosi festeggiavano proprio...

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Mentre la società civile rendeva omaggio, 5 anni fa, a Joe Petrosino, nato a Padula e primo super poliziotto antimafia ucciso dai clan, i mafiosi festeggiavano proprio l'omicidio. Anzi il nipote del killer intimoriva amici e nemici vantandosi di della sua genealogia criminale.


E' una delle clamorose rivelazioni scaturite dalle indagini che questa notte, a Palermo dove Petrosino fu ucciso il 12 marzo 1909, hanno portato al blitz condotto dai carabinieri del Reparto Operativo, dai finanzieri della Valutaria e dai poliziotti della sezione Criminalità organizzata della squadra mobile di Palermo, su ordine della procura distrettuale antimafia, che ha visto finire in manette più di 90 boss considerati tra i nuovi capimafia di Palermo.Uno degli arrestati, non sospettando di essere intercettato si ' vantato dell'assassinio di Joe Petrosino mostrandosi fiero di essere il nipote del killer. "Stiamo facendo il centenario. Lo zio di mio padre si chiamava Paolo Palazzotto – continua a vantarsi il boss - ed ha effettuato l'omicidio del primo poliziotto ucciso a Palermo. Lo ha ammazzato lui Joe Petrosino, per conto di Cascio Ferro". Palazzotto fu il primo ad essere arrestato per l'omicidio. Il ricordo di Petrosino è indelebile, a Padula esiste un museo e un'associazione che ricordano il poliziotto che si trasferì negli Stati Uniti a 14 anni ma restò sempre legato al suo territorio.

«Nel leggere gli articoli di giornali dell'epoca sull'uccisione di mio zio - racconta Nino Melito pronipote di Joe Petrosino, da Padula, paese del

Salernitano dove il poliziotto italo americano nacque il 30 agosto del 1860 - diverse volte è emerso il nome di Palazzotto, ma oggi che abbiamo la certezza che sia stato lui l'assassino sono più che soddisfatto

soprattutto perchè si è messo un punto fermo sull'identità del killer del detective più famoso di tutti i tempi impegnato nella

lotta alla mafia».

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Il Mattino