Il ginecologo dei parti impossibili lascia il Ruggi e va ad Avellino

Il ginecologo dei parti impossibili lascia il Ruggi e va ad Avellino
Dopo 11 anni lascia il Ruggi il ginecologo dei parti impossibili. Passa alla clinica Malzoni di Avellino, infatti, il primario e padre della gravidanza a rischio Raffaele Petta,...

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Dopo 11 anni lascia il Ruggi il ginecologo dei parti impossibili. Passa alla clinica Malzoni di Avellino, infatti, il primario e padre della gravidanza a rischio Raffaele Petta, che raccoglie così la sfida del privato accreditato, dopo aver avviato e dato solidità al reparto dell’azienda ospedaliera universitaria. Era il 17 dicembre del 2008, quando l’allora manager Attilio Bianchi e il direttore sanitario Virginia Scafarto gli affidarono l’incarico di direttore della corsia, facendo così nascere l’unità operativa a Salerno. Da allora ne è passato di tempo, ma soprattutto di gestanti colpite da gravi patologie passate per la «stanza numero 2», diventata famosa negli anni tra le neomamme e trasformatasi per tante di loro in una seconda famiglia.


«Riavvolgendo il nastro su questi anni bellissimi, la soddisfazione più grande è quella di avere creato dal niente un centro di riferimento nazionale per gravissime patologie, come la placenta accreta – spiega Petta – Considero questa mia esperienza, però, oggi conclusa. La gravidanza a rischio ha le spalle larghe e le gambe forti per camminare da sola. L’augurio più sincero è che senza di me continui al meglio la sua attività e a chi mi seguirà di fare meglio». Da stamattina, per lui, si apriranno le porte della clinica Malzoni di Avellino, appartenente al gruppo Neuromed. «Vado via senza nessun rimpianto – conclude – Si tratta di rimettersi nuovamente in gioco e a questa nuova sfida non ho saputo sottrarmi. Gli obiettivi futuri sono di continuare a seguire le gravide a rischio con una Tin di altissimo livello e promuovere il parto spontaneo, anche nelle gravide che in precedenza hanno avuto un taglio cesareo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino