Picchia la moglie incinta: condannato a 18 mesi

Picchia la moglie incinta: condannato a 18 mesi
È stato condannato ad 1 anno e 6 mesi per aver maltrattato e picchiato la compagna, anche quando quest’ultima era in stato di gravidanza. Sono queste le accuse che...

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È stato condannato ad 1 anno e 6 mesi per aver maltrattato e picchiato la compagna, anche quando quest’ultima era in stato di gravidanza. Sono queste le accuse che hanno portato ad una sentenza di condanna emessa dal tribunale di Nocera Inferiore: I fatti commessi ad Angri, nel 2014. La vittima, una donna, denunciò alle forze di polizia di aver subito più volte lesioni, tra ematomi ed escoriazioni alle braccia e al collo, per un lungo periodo di tempo. Per circa due mesi, fino a quando i rapporti tra i due si interruppero in ragione dei comportamenti dell’imputato. Tra gli episodi raccontati e riferiti ai carabinieri, in sede di denuncia, vi era quello di un’aggressione subita dall’ex, che se la prese anche con la madre e la sorella, durante un litigio scoppiato in ambito familiare. La vittima non andò in ospedale, pur con le ferite riportate, perché riteneva che quell’episodio di violenza fosse il primo ma anche l’ultimo. Si sbagliò, perché successivamente, l’uomo avrebbe continuato a malmenarla. Ancora, in un’altra occasione infatti, la vittima fu cacciata con forza dall’auto, dopo l’ennesimo litigio, poi presa a pugni su più parti del corpo. Anche sulla pancia, al punto da finire poi a ridosso di una ringhiera in ferro dell’entrata pedonale. Stando alle indagini dei carabinieri, la donna fu malmenata e aggredita mentre si trovava alla 29esima settimana. Episodi simili avvennero anche prima del matrimonio, sempre secondo il racconto della persona offesa. Dopo un periodo di tempo, l’imputato lasciò la casa, andando via dalla moglie, ma senza provvedere - secondo sentenza dei giudici - a contribuire al mantenimento. Al termine del dibattimento, il tribunale di Nocera Inferiore ha ritenuto l’uomo colpevole, condannandolo ad una pena di un anno e sei mesi di reclusione.

 

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Il Mattino