Di corsa a piedi nudi tra rovi, spine e pietre taglienti: la gara di Salvitelle

Di corsa a piedi nudi tra rovi, spine e pietre taglienti: la gara di Salvitelle
Corrono a piedi nudi lungo i sentieri del monte Serra San Giacomo, a quota 902 metri. Accade a Salvitelle, paese presepe del Salernitano. Li chiamano i 'kamikazè e sono...

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Corrono a piedi nudi lungo i sentieri del monte Serra San Giacomo, a quota 902 metri. Accade a Salvitelle, paese presepe del Salernitano. Li chiamano i 'kamikazè e sono i concorrenti che si sfidano a piedi nudi tra rovi, spine e pietre taglienti per giungere per primi in chiesa e baciare il piede del simulacro della statua di San Sebastiano Martire.

La particolare corsa podistica, partenza oggi alle 18, si svolge ogni anno l'ultima domenica del mese di agosto per onorare San Sebastiano Martire. Può parteciparvi chiunque, adulti e bambini, purché residente a Salvitelle. Terminata la gara, i 'kamikazè si disinfettano le ferite dei piedi immergendoli in tinozze di vino rosso paesano. Gli stessi concorrenti, poi, in serata si sfidano in gare di lotta greco-romana.

«Siamo orgogliosi - dichiara il sindaco Maria Antonietta Scelza - di portare avanti questo tradizionale appuntamento che richiama a Salvitelle migliaia di turisti e fedeli in occasione dei festeggiamenti del nostro Santo patrono». La singolare gara ricorda quanto accadde tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800 sulla ‪Serra San Giacomo, ‬teatro di una esercitazione di fucilieri francesi. I pastori di Salvitelle sfidarono a piedi nudi i soldati francesi che, invece, indossavano pesanti scarponi. Ovviamente i pastori, a piedi nudi, puntualmente superarono i francesi meglio equipaggiati. 

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Il Mattino