Pisano, Napoli chiama i comitati «Alle Fonderie priorità salute»

Pisano, Napoli chiama i comitati «Alle Fonderie priorità salute»
La risposta è stata così celere da spiazzare il comitato Salute e vita. E dopo solo un paio di giorni dalla richiesta di colloquio, la data dell’incontro...

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La risposta è stata così celere da spiazzare il comitato Salute e vita. E dopo solo un paio di giorni dalla richiesta di colloquio, la data dell’incontro è già stata fissata. Enzo Napoli incontrerà Lorenzo Forte e gli attivisti di Fratte il 2 marzo. Del resto, dopo aver ricevuto a palazzo di città Ciro Pisano, il manager delle omonime fonderie, il sindaco di Salerno lo aveva detto: «Io ascolto tutti». Giovedì prossimo, dunque, toccherà agli abitanti della Valle dell’Irno esporre al primo cittadino le proprie ragioni.



«Apprezziamo molto la tempestiva risposta del sindaco Napoli», commenta Forte. Tanto più che il primo destinatario della missiva del comitato, datata 21 febbraio, è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. È a lui che Forte e il movimento si rivolgono, dopo aver più volte vanamente chiesto di essere ricevuti. Tanto da preannunciare la «volontà di mettere in campo una decisa protesta pubblica presso gli uffici della Regione Campania» per manifestare una «esasperazione» maturata negli anni. «Sì, la lettera è rivolta soprattutto a De Luca, ma l’abbiamo inviata pure al sindaco Napoli perché è anche con lui che vogliamo parlare», precisa Forte. Tra i destinatari, infatti, compaiono anche il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, il primo cittadino di Salerno e l’assessore comunale all’ambiente, Angelo Caramanno.



Non solo: al centro della missiva c’è proprio l’incontro svoltosi a palazzo di città lunedì scorso tra la proprietà Pisano e l’amministrazione, definito da Forte uno «squallido tentativo di riabilitazione dei Pisano agli occhi dei cittadini salernitani». Da qui l’immediata risposta del primo cittadino. «A Napoli chiederemo anche di preparare un incontro con il governatore De Luca – aggiunge Forte - Siamo determinati a conoscere le ragioni della politica, soprattutto di quella regionale, perché la Regione Campania è in questa fase l’attore principale, sia per la delocalizzazione che per quanto riguarda l’iter amministrativo per il rilascio alle Fonderie Pisano delle autorizzazioni Via e Aia». Il tutto, in attesa di scendere in piazza, oggi pomeriggio, per il corteo «Mai più fonderie». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino