«Fine pane mai»: in carcere nasce la pizzeria sociale

«Fine pane mai»: in carcere nasce la pizzeria sociale
Occasione di riscatto, forma di aiuto: parole chiave di un fascinoso, coraggioso ed ambizioso progetto incentrato nell’offrire una seconda chance ai detenuti che scontano...

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Occasione di riscatto, forma di aiuto: parole chiave di un fascinoso, coraggioso ed ambizioso progetto incentrato nell’offrire una seconda chance ai detenuti che scontano una pena detentiva attraverso uno dei cibi più conosciuti al mondo, ovvero la pizza declinata nei suoi più diversi modi. A presentare, ieri al Comune di Salerno l’iniziativa che, si spera possa partire prima delle festività natalizie per sfociare poi nella realizzazione, all’interno della Casa Circondariale di Fuorni, della Pizzeria sociale «La pizza buona dentro e fuori» sono stati il direttore del carcere Stefano Martone; la presidente della Fondazione Casamica Carmen Guarino; l’assessore Comunale alle Politiche sociali Giovanni Savastano e Paola de Roberto nel duplice ruolo di presidente della commissione Politiche sociali e di consigliera d’amministrazione della Fondazione della Comunità Salernitana presieduta da Antonia Autuori assente per motivi di salute. Alla de Roberto, trait d’union tra le varie sigle protagoniste il compito di moderare l’incontro che ha visto presente il magistrato Monica Amirante, nuova presidente del Tribunale di Sorveglianza di Salerno. «Siamo qui - ha dichiarato - per dimostrare che la sinergia tra pubblico e privato no-profit è possibile, dà risultati positivi e contribuisce a cambiare le cose. Vogliamo essere vicini a chi è stato vittima di un destino non facile, aiutarlo nel ricostruirsi una nuova vita, in maniera concreta e senza giudicarlo». 
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Il Mattino