SALERNO - Aveva avuto l’obbligo di non avvicinamento alla sua ex per stalking ma i giudici del Riesame revocano la misura interdittiva a carico di Massimo Cimini,...
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La giovane donna aveva raccontato di continue insistenze da parte del Cimini il quale la tartassava anche con 90 telefonate al giorno, messaggi messenger, whatsapp, contattando su facebook anche le sue amiche e minacciando di piantare un coltello nella gamba del fidanzato e di «sfondarlo». Di qui la richiesta di aiuto della donna ai carabinieri quando lui - secondo il suo racconto - l’avrebbe inseguita per darle fastidio. In quella circostanza i militari dell’Arma trovarono anche nell’auto di Cimini due trapani e una mazza. Un racconto che, secondo i giudici del Riesame, mal si concilia con gli incontri amorosi avuti dai due presso il Novotel: uno a settembre e due ad ottobre. Quindi - secondo il Riesame - «la ricostruzione dei fatti mal si concilia con gli incontri avuti con il suo ex che ha denunciato.... circostanza degli incontri che non trova, altresì - scrivono i giudici - neanche giustificazione da quanto dalla vittima precisato, ovvero di aver a volte mentito all’uomo sulla volontà di riprendere la relazione al solo fine di tranquillizzarlo». Del resto - precisano ancor ai giudici - «la donna non faceva alcun riferimento a questi episodi, verificatisi dopo le denunce presentate contro l’uomo ad aprile, maggio e giugno e prima della denuncia del 23 novembre» episodi che evidenziano «la volontà di infierire» rispetto alle condotte dell’uomo che lei stessa aveva lamentato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino