Sicurezza sul lavoro al porto di Salerno, pronto il protocollo d'intesa per evitare incidenti mortali e infortuni sulle banchine

Il Sistema operativo integrato dovrà avere un’attività sempre più operativa

Una veduta del porto commerciale di Salerno
Le ore a disposizione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di sito (Rlss) passano, complessivamente, da 1600 a 2000; la formazione diventa elemento...

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Le ore a disposizione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di sito (Rlss) passano, complessivamente, da 1600 a 2000; la formazione diventa elemento imprescindibile ed improcrastinabile per tutti coloro che lavorano nell’ecosistema porto; il Sistema operativo integrato (Soi) dovrà avere un’attività sempre più operativa, in termini di vigilanza e analisi dei cambiamenti positivi che, si spera, il protocollo cominci a portare da subito al porto di Salerno.

Sono i punti salienti del documento, quasi pronto per la firma ufficiale, inerente la pianificazione degli interventi in materia di sicurezza sul lavoro nell’ambito portuale di Salerno. La riunione di ieri all'Autorità portuale ha sancito la condivisione macroscopica dei contenuti del protocollo d’intesa che sarà firmato nelle prossime settimane e che rinnoverà un documento fondamentale per evitare incidenti e morti sul lavoro. Il rinnovo, chiesto a gran voce da tempo soprattutto dalle sigle sindacali a seguito della morte di Matteo Leone (l’ultima vittima, «figlio di tutte le mamme del porto», di un elenco purtroppo decisamente lungo) va concretizzandosi e si basa su un assunto indiscutibile: «la concorrenza tra porti e tra imprese operanti nello stesso scalo non può essere distorta a causa di diversi livelli di rispetto della sicurezza da parte dei soggetti obbligati». 

Il principale obiettivo è «rendere ancora più incisiva l’azione di vigilanza e contrasto a situazioni di irregolarità» ed «elevare in modo strutturale e permanente i livelli di sicurezza nelle attività portali». Tappa imprescindibile di questo ideale viaggio verso uno scalo «senza croci» è l’accrescimento dei livelli di formazione dei lavoratori e degli operatori. Ai rappresentanti viene concretizzato massimo sostegno per l’espletamento dei compiti e delle verifiche ma il ruolo più importante è quello del Soi, coordinato, sotto il profilo operativo, da Asl e Ispettorato del lavoro che avrà il compito di monitorare e controllare attività e interventi posti in essere dalle imprese; garantire azioni strettamente integrate tra Asl, Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale e Capitaneria di porto; potenziare il sistema di sorveglianza preventiva degli eventi infortunistici e delle malattie professionali tramite il miglioramento dei flussi informativi tra le parti; indire riunioni mensili di analisi e monitoraggio. Il Soi ha durata triennale ma semestralmente prevede la trasmissione al prefetto di relazioni dettagliate «sulle azioni intraprese in attuazione degli impegni assunti per una più incisiva azione di prevenzione, vigilanza e contrasto finalizzata a garantire più elevati livelli di sicurezza».


 

 

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Il Mattino