Prete sospeso dalla Curia di Nocera, i parrocchiani chiedono il reintegro

II suo nome compare nell’inchiesta della Dda di Salerno

Prete sospeso dalla Curia di Nocera
II suo nome era comparso nell’inchiesta “un’altra storia” della Procura di Nocera Inferiore e della Direzione distrettuale antimafia di Salerno sullo...

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II suo nome era comparso nell’inchiesta “un’altra storia” della Procura di Nocera Inferiore e della Direzione distrettuale antimafia di Salerno sullo scambio politico elettorale che sarebbe avvenuto nel 2017 in piena campagna elettorale per le amministrative. Ma don Alfonso Santoriello, ex parroco del quartiere Montevescovado, non è stato mai indagato.  

Al centro dell’inchiesta la costruzione di una casa famiglia e di una mensa in un terreno della parrocchia di San Giuseppe che il boss Antonio Pignataro avrebbe voluto costruire con i favori di alcuni candidati al consiglio comunale.

Nel settembre del 2017 il vescovo della Diocesi Nocera Sarno, monsignor Giuseppe Giudice, allontanò il sacerdote dalla parrocchia. A distanza di anni un gruppo di parrocchiani hanno chiesto al sindaco Paolo De Maio e al dirigente del commissariato di polizia, Aniello Ingenito, il permesso per una fiaccolata “per manifestare pubblicamente solidarietà, vicinanza e stima a don Alfonso per le sue vicissitudini giudiziarie trascorse in queste sette anni di ingiusto allontanamento della parrocchia a lui affidata”. Il corteo è in programma il prossimo 27 gennaio con raduno alle ore 17 a piazza Diaz, vicino al municipio, e arrivo davanti alla cattedrale di San Prisco, dove risiede il vescovo.   

Nel novembre scorso la Cassazione ha annullato le condanne per Pignataro, Ciro Eboli, l'ex vicesindaco Antonio Cesarano e l'ex consigliere comunale Carlo Bianco. L'accusa era di scambio elettorale politico-mafioso.

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Il Mattino