Procura di Salerno, nuova sorpresa: Borrelli torna in corsa con l'ok del Csm

Procura di Salerno, nuova sorpresa: Borrelli torna in corsa con l'ok del Csm
Come tutte le scelte doveva essere complicata ma non difficile. Invece la nomina del procuratore capo a Salerno, diventa sempre più un «caso». La quinta...

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Come tutte le scelte doveva essere complicata ma non difficile. Invece la nomina del procuratore capo a Salerno, diventa sempre più un «caso». La quinta commissione del Csm non torna sui suoi passi e, dopo che il fascicolo relativo alla nomina era ritornato alla sua attenzione, i commissari esprimono di nuovo la preferenza per Giuseppe Borrelli. Come a luglio. Come prima che il plenum del Consiglio superiore della magistratura rinviasse le carte nuovamente indietro. Anche in questa circostanza - come le ultime due sedute del Csm sul caso Borrelli - gli atti sono secretati ma, a differenza della prima volta, Borrelli viene scelto quale procuratore capo di Salerno non più all’unanimità: si astiene Loredana Miccichè mentre sono ancora una volta favorevoli Michele Cerabona, Piercamillo Davigo, Marco Mancinetti e Alberto Maria Benedetti.


La fumata nera per la nomina di Borrelli era avvenuta lo scorso 13 novembre. Una settimana prima c’era stato il primo rinvio «tecnico», con atti secretati. Poi, sfidando l’unanimità del voto in commissione a favore di Borrelli, il fascicolo era tornato nuovamente indietro. Bisogna ora capire quando si riunirà il plenum del Csm e quali saranno le decisioni a riguardo. Fatto è che da troppo tempo la procura di Salerno non ha il suo massimo dirigente. Dal 14 settembre 2018, giorno in cui Corrado Lembo andò in pensione. E anche se la reggenza del procuratore aggiunto e vicario, Luca Masini, è sulla linea della continuità con il predecessore, c’è necessità di un «capo» per andare oltre l’ordinarietà.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino