Settecento chilometri da casa e non sentirli. Non parlategli di prof deportati nelle scuole del centro-nord, obbligati a salutare casa e famiglia in tutta fretta. Perché lui...
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Nato a Carpi e residente a Modena da anni con la moglie 35enne, fino a giugno scorso ha insegnato educazione musicale per tre anni alle scuole medie dell’istituto comprensivo “Renzo Gasparini” di Novi, comune di 10 mila abitanti a nord di Modena. «Ma ho lavorato sempre nel circondario modenese – racconta – con una esperienza anche a Carpi, sono stati senza dubbio anni molto belli». E’ con questo bagaglio che prof Francia è pronto a mettersi in viaggio per scendere in Campania, nella regione dove oltre 11 mila docenti precari si erano candidati lo scorso 14 agosto a una assunzione dal Lazio in su perché a corto di speranze e posti disponibili per entrare nella scuola. «Non ditemi perché - dice - non chiedetemi come, ma sto preparando pacchi e borse per trasferirmi da voi, a Salerno. C’era una cattedra disponibile per la mia materia di insegnamento, può sembrare strano ma è così».
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Il Mattino