Litorale di Battipaglia nel degrado: sanzioni e più controlli contro la prostituzione

La sindaca Cecilia Francese ha firmato la nuova ordinanza che vieta abboccamenti e acquisto di prestazioni con le lucciole

Controlli in litoranea
Il Comune torna a dichiarare guerra al fenomeno della prostituzione lungo la litorale cittadina. Il sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese, su proposta della attuale comandante...

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Il Comune torna a dichiarare guerra al fenomeno della prostituzione lungo la litorale cittadina. Il sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese, su proposta della attuale comandante della polizia locale, Ciriaco Fausto Troisi, ha nuovamente firmato l’ordinanza che vieta atteggiamenti che inducono al meretricio, punendo i trasgressori con sanzioni salate. Dal 1° gennaio di quest’anno e fino al 30 giugno, infatti, la prima cittadina ha fatto divieto sul territorio comunale «di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a offrire prestazioni sessuali a pagamento». Rientrano in questa definizione tutti i saluti allusivi, l’abbigliamento indecoroso o indecente e l’intrattenersi con potenziali clienti in atteggiamenti che ingenerino la convinzione che si stia esercitando la prostituzione. Allo stesso modo, l’ordinanza è diretta anche ai clienti, in particolare gli automobilisti È fatto divieto «di richiedere informazioni a soggetti che pongano in essere i comportamenti descritti e/o di concordare con gli stessi l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento». In ultimo, non meno importante, l’ordinanza vieta «alla guida di veicoli, di eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale al fine di porre in essere i comportamenti descritti». Le sanzioni per le violazioni dell’ordinanza possono essere salate. Per i guidatori indisciplinati si può andare da un minimo di 42 a un massimo di 173 euro. Le violazioni relative ai comportamenti relativi alla prostituzione sono sanzionate con un’ammenda pari a 500 euro. Non è la prima volta che l’amministrazione adotta ordinanze simili. Il tentativo è di ridare decoro a un’area fortemente degradata, sia dal punto di vista ambientale che sociale

Lontana dal centro cittadino, l’area della litoranea è interessata da episodi di criminalità: estorsioni, sfruttamento della prostituzione stessa, violenze, in alcuni anche con esiti gravi. Le ordinanze, se non altro, offrono all’amministrazione e alla forze di polizia la possibilità di intervenire prima che gli episodi si verifichino. Già negli anni passati sono state diverse le occasioni in cui la polizia locale ha sorpreso in flagranza lucciole e clienti. In queste occasioni, al di là delle sanzioni, è anche stato possibile segnalare e allontanare dal territorio le prostitute. Oltre ciò non è possibile andare, poiché la prostituzione non costituisce reato a differenza del suo sfruttamento. Il tema, poi, resta anche lo sviluppo dell’area.

In attesa del masterplan, infatti, la litoranea continua a essere sfruttata solo nel periodo estivo, impedendo lo sviluppo di qualsivoglia attività continuativa, oltre la prostituzione.
 

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Il Mattino