Pulizie fai da te ai Mercanti «Dov’è finita la spazzatrice?»

Antonio Ventre
SALERNO - Pulizie fai da te di marciapiedi e vicoli del centro storico col rischio della multa dietro l’angolo. Protagonisti della vicenda sono da alcuni giorni i...

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SALERNO - Pulizie fai da te di marciapiedi e vicoli del centro storico col rischio della multa dietro l’angolo. Protagonisti della vicenda sono da alcuni giorni i commercianti di via Mercanti e via Duomo costretti a munirsi di secchi di acqua e detergenti per ripulire i vicoli della città vecchia pieni di urina ed escrementi.

Sotto accusa la mancata pulizia della macchina spazzatrice che ormai i negozianti danno per scomparsa. «Non la vediamo più da sette mesi, chiameremo Chi l’ha visto». Con una punta di ironia e con malcelata amarezza, i negozianti di diverse traverse del centro storico non si sono scoraggiati, anzi. In tanti hanno deciso di vedersela da soli per sopperire alle mancanze della spazzatrice acquistata dal Comune quasi due anni fa per venire incontro alle esigenze di igienizzazione e pulizia di vicoli del quartiere. 
Da mesi, secondo le denunce dei commercianti, i servizi che un tempo venivano espletati anche di giorno in casi di particolare urgenza sono ormai un lontano ricordo. «Chiediamo al Comune chiarimenti sul mancato impiego della spazzatrice – dichiara Antonio Ventre (nella foto), rappresentante dell’associazione Mercanti centro storico – Che fine ha fatto? Ricordiamo che senza spazzatrice diverse strade versano in condizioni precarie sul piano igienico». 
Spesso a lasciare traccia ci pensano i soliti avventori della movida che scelgono i vicoli per urinare o abbandonare residui alimentari che si trasformano in cibo prelibato per ratti e insetti. Basti pensare ai cartoni con residui di pizza o agli scarti dei panini. Da qui la richiesta dei negozianti di ripristinare urgentemente i transiti della spazzatrice. «In diversi vicoli di via Duomo e nelle traverse di Largo Campo si respira un tanfo nauseabondo – dichiara Ventre – molti commercianti e residenti sono alla completa esasperazione». 



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Il Mattino