Si chiamerà Rainbow beach ed avrà ombrelloni arcobaleno gli stessi della bandiera realizzata da Gilbert Baker, simbolo del movimento di liberazione omosessuale. Non...
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LE CARATTERISTICHE
Tra poco più di dieci giorni, dunque, omosessuali, trans, bisessuali, insieme a coppie etero, comitive e famiglie con bambini, potranno vivere la spiaggia serenamente, senza doversi preoccupare di sguardi di disappunto, commenti offensivi o trovate infelici che, più o meno ogni estate, fanno discutere. L’ultimo caso, in ordine cronologico, risale ad agosto 2019, quando uno stabilimento di Ascea finì nell’occhio del ciclone per aver esposto un cartello che indicava tre diversi bagni: uomini, donne e gay. «Siamo di fronte a un uso improprio, offensivo, irrispettoso delle categorie di genere e di orientamento sessuale», tuonò Francesco Napoli, presidente del comitato provinciale di Arcigay. «Subito dopo quell’episodio fummo contattati da Giuseppe De Lucia – spiega oggi – che offrì la propria disponibilità a realizzare uno spazio gay friendly. Ora tutto questo sta per diventare realtà». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino