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Il ramo precipitato venerdì sera, nella centralissima via Italia a Battipaglia, si è trascinato dietro uno sciame di polemiche come non accadeva da tempo. In una politica pressoché annichilita dal caldo estivo, e dallo strapotere popolare di Cecilia Francese, il drammatico episodio ha riacceso la scintilla della battaglia politica, a cui hanno preso parte le opposizioni.
La prima, in ordine di tempo, è stata Civica Mente: «Una città abbandonata a sé stessa, nessuna prevenzione, nessuna manutenzione, nessuna cura, nessuna capacità di amministrare una comunità, nessuno che senta propria la responsabilità di guidare soprattutto le piccole cose, il quotidiano - attacca il gruppo di Maurizio Mirra - Una tragedia sfiorata, questa volta con due feriti per fortuna lievi, poteva andare peggio. È oramai un anno che abbiamo chiesto un piano di manutenzione arboreo, il censimento, ma nulla è stato fatto. Solo chiacchiere e “stiamo facendo”. E la sensazione è che non si faccia niente». A seguire, è stata la volta del Pd: «Una città dove l’ordinario diventa sempre straordinario. Una città dove gli alberi non sono risorse ma minacce, dove la potatura è sconosciuta e l’unica soluzione sembra essere sempre e solo tagliare dalle radici. Petizioni, istanze, mozioni, tutto rimbalza sul muro di gomma che è questa amministrazione interessata solo a tirare avanti fino alla prossima inaugurazione - ribadisce il Pd - la verità è che stasera si è raggiunto il colmo. Siamo consapevoli che ci sarà chi, come sempre, proverà a girare la frittata e dirà che la colpa è degli ambientalisti e non di chi deve curare e manutenere ogni giorno il patrimonio pubblico e non lo fa mai, da sempre ormai».
Altrettanto dura, poi, è stata la reazione di Battipaglia Radici e Valori: «La tragedia sfiorata non ha nulla di incredibile o di giustificabile, anzi. Rende credibile il pressappochismo di chi ci amministra e giustificabile ciò che da sempre sosteniamo in merito all’incapacità di prevenire ogni sorta di problematica che affligge la nostra Battipaglia - commenta il gruppo extra consiliare - Una città senza manutenzione del verde, dove le uniche aiuole vive sono quelle che alcuni privati cittadini curano a proprie spese. Buia, sporca, pericolosa e con strade colabrodo, attenzionata dalla magistratura, tagliata fuori da ogni progettualità e fermata al palo con tutte le sue opere grandi o piccole. Il pericolo, segnaliamo, di alberi pericolanti è serio e concreto». Dall’amministrazione, almeno per il momento, non sono arrivati commenti ufficiali sull’episodio, né sui correttivi che il governo di Cecilia Francese vorrà intraprendere per evitare che la situazione si ripeta. Ancora.
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Il Mattino