Affiancava donne con l'auto poi le rapinava: condanna definitiva

Affiancava donne con l'auto poi le rapinava: condanna definitiva
SARNO. Aveva fatto ricorso per violazione della legge e motivazione, oltre che in relazione al trattamento sanzionatorio e l'applicazione della recidiva. Rispondeva di una...

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SARNO. Aveva fatto ricorso per violazione della legge e motivazione, oltre che in relazione al trattamento sanzionatorio e l'applicazione della recidiva. Rispondeva di una serie di scippi, consumati con la medesima tecnica, a danno di alcune donne. Nella sua istanza, aveva sottolineato come una delle vittime si fosse contraddetta più volte nel momento in cui aveva dovuto identificarlo.

La condanna è invece diventata definitiva per un 37enne di Sarno. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il suo ricorso. Tra i punti contestati dalla difesa, c'era il racconto della vittima che «nell'immediatezza dei fatti, avrebbe fornito quella che riteneva la reale ricostruzione degli eventi, che, però, presentava particolari incompatibili con altre risultanze dell'istruttoria; successivamente, avrebbe modificato le proprie dichiarazioni per renderle compatibili con dette risultanze». La parte lamentava l'inadeguatezza della motivazione, che avrebbe fornito spiegazioni molto approssimative ai rilievi mossi dalla difesa con riferimento alle deposizioni delle persone offese di entrambi i reati. Evidenzia, inoltre, che vi sarebbero alcuni fotogrammi estrapolati dalle telecamere di sorveglianza che fornirebbero elementi che si porrebbero in contrasto con l'ipotesi accusatoria».

La Cassazione ha invece spiegato come i giudici d'appello si siano «lungamente soffermati sulle dichiarazioni di entrambe le vittime, sottoponendole a un approfondito vaglio, sia sotto il profilo soggettivo che oggettivo dell'attendibilità intrinseca, per poi riscontrarle anche con gli altri elementi acquisiti agli atti e, in particolare, con i filmati estrapolati dal sistema di video-sorveglianza».

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L'uomo era stato condannato per due furti commessi il 25 giugno e il 17 luglio 2019 ai danni di due donne. Entrambe le azioni erano state commesse con modalità analoghe: le vittime erano state affiancate da un'auto, il cui conducente strappò la borsa che le donne portavano a tracolla, per poi darsi alla fuga. L'uomo è stato condannato alla pena di giustizia, dunque, così come già avvenuto in secondo grado.

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Il Mattino