La banda di rapinatori condannata per un colpo organizzato ma mai realizzato

La banda di rapinatori condannata per un colpo organizzato ma mai realizzato
Sono stati condannati per una rapina mai consumata, ma solo tentata e ideata tempo prima, in particolari e modalità. La sentenza è stata emessa dal collegio...

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Sono stati condannati per una rapina mai consumata, ma solo tentata e ideata tempo prima, in particolari e modalità. La sentenza è stata emessa dal collegio giudicante presieduto dal giudice Franco Russo Guarro, che ha dichiarato colpevoli Salvatore Cavaliere (6 anni e 7 mesi), Raffaele Desiderio (6 anni), Giuseppe Ferrara (6 anni e 2 mesi) e Alfonso Pisciotta (6 anni e 9 mesi). I fatti risalgono al 24 giugno scorso, ad Angri.


Il gruppo avrebbe seguito per più giorni il titolare di una rivendita di tabacchi, per controllarne spostamenti ed orari, discutendo anche sugli incassi presunti che il commerciante aveva registrato, di circa 10.000 euro. Quel giorno, un’auto con dentro uno degli indagati si collocò vicino al negozio della vittima, mentre una seconda fu parcheggiata poco distante. Uno dei quattro impugnava una pistola. Dopo poco, altri due sopraggiunsero in scooter, rubato in un altro comune, vestiti di scuro e con indumenti invernali, anche se era piena estate. Guanti e caschi integrali insospettirono i carabinieri, che stavano seguendo i quattro già da giorni, a loro insaputa. Poco prima di intervenire, i militari si palesarono davanti al gruppo, arrestando tutti in flagranza di reato. Decisive per le indagini furono anche le intercettazioni. L’arma che serviva ad intimorire la vittima era una calibro 7,65, priva di tappo rosso e con due cartucce a salve. Il tribunale ha inoltre disposto di integrare le indagini nei riguardi di Ferrara e Desiderio per il solo reato di ricettazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino