Una rapina fallita, due consumate, insieme all'accusa di ricettazione per veicoli rubati e il possesso di armi da fuoco. Sono nove le persone finite a giudizio per volere...
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Per un'ulteriore accusa di ricettazione, è imputato anche Mario De Maio, che insieme a Cascone e Ceglia risponde dell'uso di sette veicoli ritenuti oggetto di furto, al cui interno furono trovati maschere, guanti ed estintori. Giuseppe Dolce, invece, risponde del possesso di un certificato assicurativo «falsamente emesso» per un'auto ritenuta rubata. Una parte delle persone finite a processo è stata già giudicata per l'accusa relativa al solo possesso di armi. Ancora, Laierno e Giuseppe Passante, rispondono del possesso illegale di due pistole calibro 7,65, un giubbino antiproiettile ed un fucile mitragliatore, che sarebbero stati ceduti a Vincenzo Greco, a capo dell'omonimo clan a Sant'Egidio del Monte Albino. Gli imputati, residenti tra Nocera Inferiore, Pagani e Scafati, cominceranno il processo il prossimo 15 settembre. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino