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Dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia, Ravello tornerà a vestirsi a festa con la 72ma edizione dell'Incendio del borgo. Domani, 18 settembre, alle ore 21.30, in occasione dei festeggiamenti per la ricorrenza della Madonna dell'Addolorata, il borgo di Torello, sarà teatro di luci e di colori che ogni attira l'attenzione di turisti e cittadini.
Organizzato dal Comune di Ravello e dall'associazione Ravello Borghi in Festa, in collaborazione e con il sostegno della Fondazione Ravello, l'iniziativa continua ad offrire al pubblico di residenti e turisti emozioni senza tempo, grazie all'intreccio di luminarie multicolori che disegnano le sagome delle abitazioni.
Lo spettacolo, arricchito di giochi ed eleganti effetti pirotecnici, apprezzato e riconosciuto per la sua originalità coreografica, si inserisce infatti nel solco dei tradizionali incendi, scenografie di fuoco eseguite per la prima volta a Napoli nel corso del XVII secolo.
La festa, di cui si hanno notizie almeno dal 1887, iniziava con il settenario e viveva il momento più significativo durante la processione della sera che richiamava i fedeli anche dai paesi vicini.
La povera coreografia, affidata a semplici cartocci di composizione pirica, si arricchì con il tempo di numerosi effetti che crearono così un nuova tipologia scenografica in grado di illuminare con fiotti colorati l’intero borgo medievale, distinto dalle tradizionali case con volte estradossate tra pergolati di vite e di limone.
«Si tratta di una manifestazione che ha come obiettivo la valorizzazione delle tradizioni e delle specificità locali - spiega il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier - Un momento di aggregazione sociale per la nostra comunità, ma anche un'iniziativa a carattere culturale di forte richiamo turistico».
Oggi gli artifici avvolgono il campanile, la chiesa, le case e i giardini, si rincorrono e, a tratti, sembrano addirittura danzare in un curioso balletto evanescente fatto di luci e colori. Piogge di alluminio e di magnesio illuminano il cielo di una notte di fine estate mentre i “lumi” rossi avvolgono l’intero borgo in un “incendio” che ha il sapore acre della polvere da sparo. Uno spettacolo, quindi, unico nel suo genere.
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