Resti umani per strada, la conferma: «Sono di anziana scomparsa nel 2016»

Resti umani per strada, la conferma: «Sono di anziana scomparsa nel 2016»
CASTEL SAN GIORGIO. Alla fine la conferma è giunta dalle analisi del Ris: i resti umani trovati lo scorso 5 febbraio, in una frazione del comune di Castel San Giorgio,...

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CASTEL SAN GIORGIO. Alla fine la conferma è giunta dalle analisi del Ris: i resti umani trovati lo scorso 5 febbraio, in una frazione del comune di Castel San Giorgio, appartengono a Caterina Perozziello, l'anziana di 74 anni scomparsa il 17 settembre del 2016 dallo stesso comune. Il lavoro dei militari del reparto investigazioni scientifiche ha dato conferma a quelli che erano i sospetti della procura di Nocera Inferiore, che aveva seguito l'indagine da tempo, con il lavoro sul campo dei militari della compagnia di Mercato San Severino. Una prima svolta arrivò dalla scoperta di alcuni operai in un canale di scolo, a Fimiani, di pezzi di stoffa di un vestito, di ciabatte e resti umani, come parte di una dentiera, di una cassa toracica, oltre a residui di arti inferiori e superiori.


La donna soffriva di amnesia e dopo essersi spinta da casa sua, fino a quella strada, potrebbe essere stata vittima di una caduta accidentale. Il giorno della scomparsa, era uscita a comprare il pane, per poi andare in chiesa. Intorno all’ora di cena rientrò in casa, per poi uscire una seconda volta. Da quel momento, non fece più ritorno. L’ultima persona che la vide per strada fu un’amica. A lanciare un appello per la sua scomparsa fu il nipote, con tanto di descrizione su cosa indossasse quel giorno. Alcuni di quegli indumenti, furono poi trovati nel canale di scolo. Le ossa, dopo essere state trasferite in sicurezza al cimitero comunale, furono poi inviate ai Ris per un'analisi più approfondita. Nella fase preliminare dell'indagine, giorni dopo la scomparsa, i carabinieri ascoltarono familiari e conoscenti, non escludendo alcuna pista, per poi comunicare il ritrovamento di quei resti alla famiglia, nei mesi a venire.   Leggi l'articolo completo su
Il Mattino