Nocera Inferiore, soldi per non diffondere foto hot: condannato

Quattro anni di reclusione per un uomo colpevole di «revenge porn» contro l’ex compagno nocerino

Le persecuzioni via chat
Doveva consegnargli dai 10 ai 20mila euro per evitare che alcune foto, oltre che video, di loro due, in atteggiamenti intimi, finissero ad amici e parenti. Con le accuse di...

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Doveva consegnargli dai 10 ai 20mila euro per evitare che alcune foto, oltre che video, di loro due, in atteggiamenti intimi, finissero ad amici e parenti. Con le accuse di stalking, tentata estorsione e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, un 48enne di Napoli è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione. La sentenza è giunta al termine del rito abbreviato. La vittima era un nocerino, residente a Nocera Superiore, che denunciando diede il via all’indagine. La parte civile era rappresentata dall’avvocato Fabio Annosi mentre l’imputato dal legale Bernardina Russo

La storia ricostruita dalla Procura di Nocera Inferiore ha tutti i contorni del più classico revenge porn, con l’imputato che avrebbe cominciato a minacciare l’ex compagno, dopo che questi decise di interrompere la loro relazione. A quel punto il primo lo avrebbe prima minacciato esplicitamente di morte, promettendogli anche di recarsi presso il luogo dove lavorava, oltre che a seguirlo nei pressi di casa dei familiari e nel tempestarlo di messaggi e telefonate. A questo avrebbe poi aggiunto un’ulteriore minaccia, ancor più grave, di diffondere foto e video che li ritraevano in atteggiamenti intimi. Nei confronti dell’uomo l’organo inquirente aveva contestato una doppia aggravate, di aver agito nei riguardi di persona a cui era stato legato affettivamente oltre che di aver utilizzato strumenti telematici per i suoi scopi. «Oggi inizia la tua giornata. Io uccido te e tu uccidi me, delitto passionale»; «Inizia a scendere, che la testa te la tolgo io a te», sono alcune delle frasi verbalizzate dagli inquirenti in sede d’indagine, rivolte dall’imputato alla vittima. 

Le somme di denaro che quest’ultimo avrebbe dovuto sborsare per evitare che quel materiale finisse in mano ad altri comprendeva importi compresi tra i 10 e i 20mila euro. Soldi che andavano sborsati in cambio del «silenzio» del 48enne, intenzionato a svelare la frequentazione avuta dai due. Nel 2021, così come ricostruito poi dagli inquirenti, quel materiale, comprensivo di fotografie e video a contenuto sessuale, fu diffuso come promesso. L’imputato, attraverso i social Messenger e WhatsApp, inviò foto e video ad amici e familiari della vittima. La sentenza, che ha previsto anche il pagamento di un’ammenda di 2mila euro per l’imputato, è stata emessa dal gup al termine dell’udienza preliminare di qualche giorno fa. Solo con il deposito delle motivazioni sarà possibile ricostruire quanto accaduto tra i due: dall’invio del materiale compromettente alle modalità con le quali sarebbero stati commessi i singoli reati ricostruiti dalla Procura di Nocera Inferiore. Per la difesa sarà poi possibile fare appello.


 

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Il Mattino