Rifiuti, l’assedio degli incivili dalla movida ai diportisti

Rifiuti, l’assedio degli incivili dalla movida ai diportisti
Ristoratori e commercianti del food indisciplinati, residenti poco inclini a rispettare le regole. E diportisti per i quali la raccolta differenziata resta ancora una sconosciuta....

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Ristoratori e commercianti del food indisciplinati, residenti poco inclini a rispettare le regole. E diportisti per i quali la raccolta differenziata resta ancora una sconosciuta. Il risultato è che a macchia di leopardo, resistono zone della città dove l’immondizia si riproduce con costanza. Nel centro storico le microdiscariche sono sempre le stesse, ormai da anni. A quelle di largo San Petrillo e di Porta Rateprandi, si aggiungono «quella di via Canali, nei pressi dell’ostello e quella dell’ex Municipio Vecchio, oltre a vicolo Lavina, il più fotografato dai turisti, ma anche quello più sporco dove finiscono rifiuti ingombranti e buste di indifferenziato», denuncia Nello Mainente, presidente del comitato di quartiere centro storico alto. Ai rifiuti si aggiungono le deiezioni canine: «Allo stato sembra non volersene occupare nessuno, ma l’emergenza è reale». 


Antonio Ventre, presidente dell’associazione I mercanti del centro storico, è netto: «Qui ci vivo e ci lavoro - spiega - Per anni è stata data la colpa ai mercatali di San Giovanniello, accusati di lasciare cumuli di rifiuti una volta smontati i banchetti. Ora il mercato non c’è più ma la discarica è ancora lì. Fin quando non potenzieranno i controlli e non faranno scattare sanzioni, lo scenario non cambierà». La situazione, nel complesso, è migliorata da quando lo spazzamento è stato affidato agli operatori di Salerno Pulita, racconta Alessandra Arcidiacono: «Abito in un vicolo tra Portacatena e le Fornelle e non avevo mai avuto il piacere di vedere un operatore ecologico che spazzasse. Ma il problema non è solo di chi pulisce: chi ci vive dovrebbe fare di tutto per tenere pulito». Aldo Caiella del Baroom di via Botteghelle è uno di quegli esercenti che ogni giorno si arma di secchio, scopa e detersivo, per spazzare e lavare il fazzoletto di strada antistante la sua attività commerciale: «Il problema non sono solo le discariche, ma anche i locali abbandonati e questa strada ne è piena. A pochi passi dal mio bar c’è un basso che è diventato ricettacolo di immondizia di ogni genere. Ho fatto un esposto e ho sollecitato l’intervento dei vigili urbani, ma non è cambiato nulla».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino