Rifiuti dalla Tunisia, Muscarà tuona: «Soluzione non spostamento ad Acerra»

Rifiuti dalla Tunisia, Muscarà tuona: «Soluzione non spostamento ad Acerra»
«Il motto meglio tardi che mai non vale per una delle più vergognose vicende gestite negli ultimi anni in Campania. Ci sono voluti ben due anni perché su...

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«Il motto meglio tardi che mai non vale per una delle più vergognose vicende gestite negli ultimi anni in Campania. Ci sono voluti ben due anni perché su una vicenda così drammatica, tormentata e grave come quella del traffico di rifiuti in Tunisia si convocasse la Commissione Trasparenza, la più importante in tema di controllo e sindacato ispettivo in seno al Consiglio regionale».

Lo sostiene la consigliera regionale, Maria Muscarà. «Se si fosse agito per tempo, si sarebbe evitato che alcuni container andassero a fuoco, che i costi decuplicassero e che prove fondamentali venissero forse inquinate irrimediabilmente. Oggi, con il rientro in patria dei container, le negligenze e le responsabilità evidenti della Regione Campania rischiano di sfociare in una guerra tra territori, coi sindaci del Salernitano, da dove i rifiuti sono partiti, che vorrebbero trasferire i container ad Acerra, minando un territorio già devastato da anni di emergenza e dall'eccessiva presenza di impianti», spiega.

«Il problema non si affronta dicendo, come ha dichiarato lo stesso presidente Carpentieri, “portateli altrove”. Agli amministratori salernitani che ambiscono a un'agricoltura di qualità, ricordo che Acerra è famosa per il San Marzano, il fagiolo dente di morto, il carciofo mammarella e che era la terra più fertile della Campania. Soprattutto, che ha già dato - conclude - Se avessero voluto veramente preservare la loro terra, avrebbero partecipato al bando, vecchio di due anni, per le compostiere di comunità, che contribuiscono a ridurre i costi di smaltimento e che avrebbero prodotto compost per migliorare la qualità proprio di quelle terre che stanno adesso difendendo».

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Il Mattino