Rissa a Salerno, identificati 20 ragazzi: sono tutti minorenni ma resta il giallo

Rissa a Salerno, identificati 20 ragazzi: sono tutti minorenni ma resta il giallo
Sono bastate poche ore alla polizia di Stato per identificare, uno ad uno, tutti i partecipanti alla rissa di sabato sera. E quello che è emerso lascia in tutti...

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Sono bastate poche ore alla polizia di Stato per identificare, uno ad uno, tutti i partecipanti alla rissa di sabato sera. E quello che è emerso lascia in tutti l’amaro in bocca: i protagonisti della violenza sono minorenni. Gli agenti hanno ricostruito, nel dettaglio la dinamica e il movente. Quest’ultimo è sempre lo stesso di tutte le discussioni tra giovani che poi degenerano in liti: uno sguardo di troppo a una ragazza dell’altro gruppo. Resta soltanto un punto ancora da chiarire: capire come siano state provocate quelle ferite da taglio alle due vittime, se con coltelli oppure bottiglie di vetro rotte. Una ventina di giovani sono al momento sotto le luci dei riflettori della polizia e, nelle prossime ore, scatteranno anche i primi provvedimenti: non appena saranno completati tutti gli accertamenti. Ad aiutare i poliziotti all’identificazione sono state anche le telecamere che hanno catturati le immagini e la dinamica della rissa. 

Su quanto accaduto è intervenuto ieri anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli il quale ha anche chiesto un incontro, per la giornata di oggi, al prefetto Francesco Russo e al questore Maurizio Ficarra. Con il massimo esponente del governo sul territorio, in effetti, il primo cittadino ha dichiarato di aver avuto già una prima interlocuzione telefonica «per iniziare a delineare strategie efficaci e incisive per evitare che episodi del genere si verifichino ancora». Secondo Napoli, comunque, «insieme ai problemi di ordine pubblico e sicurezza, l’episodio richiama una gravissima responsabilità educativa in capo alle famiglie ed alla nostra intera comunità. Bisogna metter in campo una grande operazione educativa che coinvolga le famiglie, la scuola, le Istituzioni, la Società civile, le associazioni sportive, gli oratori. Soprattutto le famiglie devono recuperare il loro ruolo di guida e punto di riferimento di valori sani. Dobbiamo aiutare questi ragazzi a ritrovare il senso e la bellezza delle sane relazioni altrimenti corriamo il rischio di perdere un’intera generazione». Il sindaco di Salerno si dichiara anche «preoccupato» perché l’episodio di sabato sera ha evidenziato «la sociologica consapevolezza di un importante disagio giovanile» aggravato, secondo lui «dalla mancanza di scuola e di svago». Quindi ritiene che «è necessario intervenire per fare in modo che la società dia risposte concrete. Va bene - prosegue - l’aspetto repressivo e l’incremento dei controlli ma anche noi possiamo fare parte nostra con una maggiore attenzione educativa. Dobbiamo chiedere a tutti, ragazzi compresi, di avere un comportamento responsabile. Il fatto che la curva epidemica dia risultati tranqullizzanti non deve autorizzare nessuno a comportamenti non corretti, Questo è un virus in grado di farci sorprese amarissime ciascuno deve, dunque, fate la sua parte nella vita di tutti i giorni».

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Il Mattino