Rogo doloso nell'azienda, il proprietario: «Distrutto il futuro dei nostri giovani»

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Scafati. Tutto ciò che resta è solo un cumulo di ceneri fumanti. Lì, dove fino a qualche giorno fa si producevano cartoni per gelaterie e pasticcerie, si vedono oggi solo i segni della violenza del fuoco. Ammonterebbero ad almeno tre milioni di euro, secondo una prima stima degli investigatori, i danni provocati dall’incendio che, lunedì notte, ha distrutto l’Artecarta Italia srl, in via Ferraris, una traversa di via Delle Industrie. Un rogo spaventoso, che in pochi minuti ha divorato tutto ciò che era depositato all’interno dello stabilimento e anche nel piazzale esterno: carte, cartoni, macchinari e automezzi. 

Nessun dubbio sull’origine dolosa delle fiamme. Nelle mani di chi indaga ci sarebbero elementi sufficienti per ritenere che qualcuno abbia appiccato il fuoco in via Ferraris, pochi minuti dopo la mezzanotte, tra lunedì e ieri. A partire dai filmati estratti da alcuni impianti di videosorveglianza che sono presenti nella zona. Contributi video che mostrerebbero la presenza di almeno due persone nei pressi dello stabilimento pochi minuti prima che divampasse l’incendio. Potrebbero essere proprio gli autori del rogo. A lavoro i carabinieri della tenenza di via Oberdan coordinati dal tenente Gennaro Vitolo che, coadiuvati dai colleghi della scientifica del reparto territoriale di Nocera Inferiore, stanno cercando di acquisire ulteriori elementi per far luce sull’inquietante episodio.
Disperato il titolare, Luciano Cascone, che ha manifestato tutta la sua amarezza con un post pubblicato sulla pagina facebook dell’azienda: «Artecarta Italia è stata colpita al cuore da persone, se tali si possono definire, che odiano la crescita, odiano i giovani e odiano tutto ciò che c’è di buono nell’imprenditoria italiana. Artecarta Italia è stata bruciata, e con essa il futuro di molti giovani e molte famiglie».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino