Ruggi, la guerra tra prof e medici finisce in parità

L'ingresso principale dell'ospedale Ruggi di Salerno
Si alza il sipario sull’atto aziendale del Ruggi. Dopo due settimane di attesa, annunci e qualche inevitabile mal di pancia, stamattina, finalmente, sarà inviato alle...

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Si alza il sipario sull’atto aziendale del Ruggi. Dopo due settimane di attesa, annunci e qualche inevitabile mal di pancia, stamattina, finalmente, sarà inviato alle parti sociali, a meno di cambi di programma dell’ultima ora, l’agognato piano di indirizzo elaborato dalla triade commissariale, che ha dovuto penare non poco per raggiungere la quadra tra le esigenze di equilibrio interne e le richieste politiche.


A scombinare i piani di una decina di giorni al commissario straordinario Nicola Cantone, infatti, come se non fossero già bastate le conflittualità interne tra il mondo medico e quello accademico sulla divisione delle varie strutture operative complesse e semplici, ci si era messo, poi, qualche settimana fa, anche il governatore Vincenzo De Luca, con la fuga in avanti in merito alla riconversione dell’ospedale Da Procida in polo riabilitativo, sul quale la triade, a dire il vero, già era al lavoro, obbligandoli così a una brusca accelerata.

Dopo gli annunci degli ultimi due weekend, sindaci e forze sociali sperano che oggi, finalmente, possano prendere visione dell’atto aziendale. Lo stesso, tra le altre cose, prevede la riduzione dei dipartimenti, che passano da 12 a 10, con un sostanziale equilibrio alla guida degli stessi tra i docenti universitari di seconda fascia e i camici bianchi ospedalieri, così come quelle delle direzioni sanitarie, che si riducono da 5 a 3, con l’accorpamento al Ruggi di quella del Da Procida e di Castiglione di Ravello. Per quanto riguarda l’Università, invece, dovrebbe restare regolarmente presso il presidio di via San Leonardo gran parte del blocco delle attività. Al Fucito di Mercato San Severino dovrebbero essere trasferite alcune attività, tra cui l’odontoiatria, la medicina legale, oltre al mantenimento del pronto soccorso e dell’angiologia, che era sparita nel vecchio atto.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino