SALERNO - Salernitana sconfitta in casa nel finale dal Carpi: 1-2 il risultato al termine dei novanta minuti disputati oggi pomeriggio all'Arechi. Sulla panchina granata, per...
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Il primo tempo è stato equilibrato e piuttosto noioso, con le due squadre disposte ancora in fase di studio. Nei primi quarantacinque minuti, infatti, le due formazioni non sono riuscite ad essere concretamente pericolose. Al 41', per una ingenuità di Coda che è stato espulso (doppia ammonizione e, di conseguenza, primo rosso con la maglia della Salernitana, secondo in carriera), i granata sono rimasti in dieci ma la squadra ospite non è riuscita ad approfittare della supremazia numerica, visto che mancava poco al fischio dell'arbitro.
Il secondo tempo, invece, ha trovato un Carpi da subito aggressivo e combattivo, tanto che al 52' è andato in vantaggio con Di Gaudio. La Salernitana non si è lasciata scoraggiare: Bollini ha inserito Improta per uno spento Ronaldo, poi anche il Carpi è rimasto in dieci uomini, per i due gialli rifilati dall'arbitro a Sabbione nel giro di cinque minuti. La squadra granata ha approfittato della ristabilita parità numerica quando al 64' Alessandro Rosina ha messo dentro la palla direttamente da calcio di punizione, con la palla deviata prima dalla barriera e poi da Gagliolo. Il Carpi, però, ci ha creduto fino alla fine e all'89' è andato in vantaggio con Bifulco, appena entrato, sugli sviluppi di un calcio d'angolo: l'ennesimo gol subito dalla Salernitana su palla inattiva. Sabato prossimo, al Partenio, l'attesissimo derby della vigilia di Natale contro l'Avellino. Derby che la Salernitana dovrà giocare senza Coda, il suo bomber principe. Mancherà anche il difensore centrale Bernardini, che era diffidato ed è stato ammonito.
Bollini mastica amaro: «Usciamo sconfitti immeritatamente. Sul calcio d’angolo c'è stata mancanza di attenzione. Di questo mi dispiace, perché dopo aver pareggiato avevamo cercato la vittoria più che di tenerci il pareggio. Perdere in quel modo è un rammarico per me, per la squadra, per la società e soprattutto per i tifosi che ci avevano spinto alla grande risultando il nostro undicesimo uomo dopo l’espulsione. Anche Lotito è dispiaciuto, per lui non meritavamo di perdere». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino