Il sindacato: «Troppi avvocati in nero negli studi legali»

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Avvocati “dipendenti”, impiegati presso studi legali affermati che «lavorano in modo oscuro, per un unico committente-avvocato che, di fatto, si atteggia a datore di lavoro,...

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Avvocati “dipendenti”, impiegati presso studi legali affermati che «lavorano in modo oscuro, per un unico committente-avvocato che, di fatto, si atteggia a datore di lavoro, attenendosi a rigide regole di orari e di subordinazione gerarchica».




È la penalista Valentina Restaino, tesoriere nazionale dell’associazione forense Mga (Mobilitazione generale degli avvocati), a denunciare un fenomeno che è ormai una triste prassi dell’avvocatura salernitana e a lanciare la proposta di un contratto collettivo per avvocati dipendenti, esperimento già attivato dalla Regione Marche. «L’avvocatura di oggi – afferma l’avvocato Restaino – sta vivendo un periodo di grave malessere. I redditi degli avvocati si riducono sempre di più, sia a causa della crisi, sia a causa di una gestione dissennata da parte della politica e dei vertici forensi dell’ordinamento della nostra professione.



Molti giovani colleghi sono costretti, per sbarcare il lunario, ad adattarsi a forme di professione non sempre dignitose sul piano dell’immagine ma anche sul piano ben più rilevante dei redditi, accettando onorari ridottissimi pur di lavorare. Sono tanti gli avvocati salernitani, dipendenti di fatto, spesso con paghe da fame, di altri professionisti più affermati. Colleghi giovani e meno giovani licenziabili a piacimento ed in qualsiasi momento e senza preavviso, e perciò deboli e ricattabili dal “padrone” che ha in mano il loro presente ed il loro futuro. Non vengono assunti con nessun contratto, sono dei semplici “collaboratori di studio” di cui il titolare si serve finché li reputa utili alla propria attività. Qualora poi non voglia più continuare la collaborazione, può tranquillamente allontanarli su due piedi.



E non importa se questo significa privarli di colpo, o quasi, di tutti i loro redditi. «In autunno – conclude la Restaino – porteremo anche a Salerno un convegno che abbiamo tenuto venerdì a Campobasso: “La tutela del lavoro negli studi legali, avvocati dipendenti e contratto di apprendistato per i praticanti” in cui analizzeremo l’esperienza della regione Marche, che sta attivando un primo esperimento di contratto collettivo per avvocati dipendenti. Riteniamo che l’esperienza marchigiana sia estendibile anche alla Regione Campania e a tutto il territorio nazionale, in attesa della ormai necessaria modifica della legge professionale, che vieta la figura dell’avvocato dipendente». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino