Molte persone non accettano la realtà. Alcune non accettano che talvolta si debba combattere e soffrire oppure non accettano che il coniuge possa tradirle. Altre,...
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In certe circostanze, alcune leggi posso non valere l’inchiostro con cui sono state scritte ma altre costituiscono un segno di civiltà e soprattutto di rispetto verso i concittadini che non sono nemici ma, appunto, persone che condividono uno spazio e una cultura. Purtroppo sono almeno due anni che avvengono soste selvagge nei pressi di monumenti e zone storiche di Salerno, come il Duomo o l’area di San Pietro a Corte, frequentate in tempi recenti da una moltitudine di turisti provenienti non solo dall’Europa. È di qualche settimana fa la rimozione forzata effettuata in largo Plebiscito, di automobili parcheggiate in divieto di sosta che occupavano l’intera piazzetta del centro storico ostruendone addirittura il passaggio. L’intervento è scattato grazie alla segnalazione di un magistrato che stava rischiando di essere investito insieme al suo cane. Sfortunatamente, le persone che si accorgono di questa incivile tendenza, segnalandola, si contano sulle dita di una mano, mozzata. Caso analogo a Largo Campo: uno stuolo di auto, anche voluminose, parcheggiate nel bel mezzo di una piazza dove, è superfluo dirlo, vige il divieto di sosta pena la rimozione forzata.
In un paio di occasioni il sindaco Vincenzo Napoli ha dato ordine immediato di intervento, ma poco è servito a dissuadere gli habitué del parcheggio gratuito e ombreggiato nel bel mezzo della piazza. A San Pietro a Corte l’affluenza è oramai consolidata da tempo: le vetture saturano tutti gli spazi disponibili, alcune possiedono il regolare permesso per entrare nella ZTL ma non esiste ancora un pass per poter sostare o, peggio, parcheggiare nello spiazzo del complesso archeologico. Sarà forse una nuova moda: mentre tutta Europa si attrezza per accogliere dotazioni e conformare le città all’uso di biciclette, Salerno ritorna, dopo un salubre periodo di orgoglio cittadino, con l’attività sportiva del passeggio coi quattro pneumatici. E risulta difficile pensare che possa esistere un amor proprio, sincero e genuino, quando persiste la solita, fastidiosa e incivile furbizia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino