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È una ferita aperta quella del centro storico alto, un luogo dove si condensano edifici di pregio storico-artistico e siti di interesse, come il Giardino della Minerva attualmente chiuso per lavori. In tanti, soprattutto stranieri, si inerpicano lungo via Tasso, via Trotula de Ruggiero e via Spinosa per ammirare la suggestione dei vicoletti e riscoprire le tracce di un passato antico. Ma lo spettacolo a cui si trovano ad assistere non è dei più edificanti. Parola di Francesco Pellegrino, residente, che punta il dito contro le erbacce incolte, l'immondizia abbandonata agli angoli delle strade, la carenza della pubblica illuminazione.
«Paradossalmente, però, non è il decoro urbano il problema principale di questa zona - spiega - Quello è ormai diventato un'emergenza diffusa, anche per colpa dell'inciviltà di tanti salernitani. Ciò che è a mio avviso grave è che le strade sono inaccessibili a causa del parcheggio selvaggio di auto e scooter. I motorini vengono lasciati in sosta su gradonate e marciapiedi, le autovetture, sempre le stesse, coprono bellissime fontane settecentesche. Un taxi, pur volendo provare a salire fin nella parte alta del centro storico, non può e i turisti sono costretti a farsela a piedi. Cosa ancora più drammatica è che anche i mezzi di soccorso sono impossibilitati a raggiungerci. Mi chiedo, se qualcuno dei residenti, dovesse avere una emergenza, che cosa succederebbe?». Del resto non è la prima volta che le ambulanze hanno avuto difficoltà ad accedere ad alcune aree del centro storico e in più occasioni i residenti hanno presentato esposti e denunce contro il parcheggio selvaggio. «Da mesi ci sono un paio di motorini sotto la porta medievale - sottolinea Rosa Santelmo - E tutto intorno è un fiorire di cicche e cartacce.
La spina del parcheggio selvaggio affligge pure gli abitanti di largo Plebiscito e traverse limitrofe. Qui, in almeno due occasioni, durante altrettanti week end, gli operatori del 118 sono stati costretti a caricarsi in spalla la barella per riuscire a prestare soccorso. «Da quando la chiesa dei Morticelli è diventata punto di comunità, la situazione è migliorata - racconta Rossella Cassese - Ma i problemi non sono del tutto risolti, in particolare per la presenza di scooter che sfrecciano a tutta velocità e spesso a fari spenti». Lo stesso accade da anni in via Canali e via Botteghelle, come più volte segnalato da Sabrina Prisco e Pino Adinolfi e lo stesso si verifica anche a largo San Pietro a Corte, nei pressi di palazzo Fruscione e a largo Barbuti: «L'altro giorno abbiamo trovato una piccola discarica che poi è stata rimossa - racconta Dario Renda della pagina facebook Comitato territoriale Salerno mia - Hanno lasciato solo un paio di buste, ma è questione di tempo e si riformerà, in barba a fototrappole e guardie ambientali».
Eppure Fruscione non è solo un luogo storico, ma anche un hub culturale che ospita mostre di richiamo (l'ultima, in ordine temporale, è quella dedicata a Letizia Battaglia e promossa dall'associazione Tempi Moderni). «Dal venerdì alla domenica sera viviamo nel caos e nella sporcizia - sbotta Paolo Salvo - Dopo le 22 è un delirio di giovani centauri senza regole, di gruppi di ragazzini che bevono birra e superalcolici lasciando a terra bottiglie e bicchieri oltre ai sacchetti del McDonald's. Molto spesso siamo noi residenti, l'indomani, a togliere il grosso, anche perché è veramente triste vedere le facce dei turisti che non si spiegano tanta incuria». Abitanti e comitati chiedono più controlli, «in particolare attraverso le telecamere che potrebbero essere preziose per multare i proprietari di mezzi a due ruote che mettono a rischio la nostra incolumità», dice Paola Demma. «Ci sono anche tanti anziani per i quali una caduta potrebbe rivelarsi fatale. Mi sembra impensabile che ragazzi, per quanto giovani, non abbiano un minimo rispetto per la città in cui abitano».
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