Ceramista morto in bicicletta, scattano nuove indagini a Salerno

Ceramista morto in bicicletta, scattano nuove indagini a Salerno
Spuntano nuove ipotesi, sul giallo della morte di Maurizio Franzesi, il ceramista salernitano di 59 anni deceduto giovedì scorso nel reparto di rianimazione...

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Spuntano nuove ipotesi, sul giallo della morte di Maurizio Franzesi, il ceramista salernitano di 59 anni deceduto giovedì scorso nel reparto di rianimazione dell'ospedale Ruggi D'Aragona. L'uomo, domenica 25 luglio, tra le 7,30 e le 8 era stato vittima di una caduta dalla sua bicicletta, mentre percorreva la strada di San Cipriano Picentino. Ricoverato d'urgenza con una grave commozione cerebrale, è spirato dopo cinque giorni di agonia. La moglie, Tiziana Palo, che dopo la tragedia ha dichiarato di non conoscere le cause della caduta che ne ha provocato il decesso, si è ora chiusa nel più stretto riserbo.

Sul caso si sono subito aperte indagini serrate, al punto che i funerali di Franzesi, previsti ieri mattina, sarebbero stati rimandati per nuovi importanti elementi sorti dalle verifiche in corso. Dalle prime voci, il ceramista si trovava solo al momento dell'incidente, e avrebbe urtato durante la corsa una rete di recinzione, posta impropriamente davanti a un cantiere. La caduta sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza installate nella zona. Il magistrato inquirente avrebbe quindi disposto ulteriori accertamenti sulle immagini, che testimonierebbero palesi responsabilità sulla morte del ceramista. Altra versione, che circola con insistenza in queste ore, è che Maurizio si trovasse in compagnia di altri ciclisti, e avrebbe poi lasciato il gruppo con il quale era partito per una salutare corsa, per poi proseguire da solo lungo il sentiero dove è accaduta la tragedia. Al momento si tratta di ipotesi diverse, che si rincorrono in questi momenti di concitata attesa, mentre la famiglia si è chiusa nel suo dolore e non rilascia più dichiarazioni. In primo momento è stata disposta, per volere della vittima, la donazione degli organi. Ma non è accertato ancora se l'espianto, previsto nel pomeriggio di venerdì scorso, sia stato eseguito.

Resta quindi un giallo, su cui si dovrà fare piena luce, la morte del commerciante di via Portanova, che nella strada del centro storico di Salerno gestiva da anni l'Officina Ceramica, un accorsato negozio di ceramiche vietresi frequentato da molti clienti per la rara bellezza e preziosità degli oggetti esposti. Maurizio Franzesi era un bravo ceramista, appassionato dell'artigianato che rende Vietri sul Mare nota in tutto il mondo per la tradizionale arte che annovera molti celebri artisti. Padre di Pasquale, un ragazzo di dodici anni, Franzesi si era avvicinato giovanissimo al settore, e ne aveva fatto ragione di vita. Trascorreva molte ore nel negozio che dal vicoletto di via Portanova immette su piazza Flavio Gioia, ex Rotonda, dove tutti lo conoscevano e stimavano. «Era una persona molto seria - ricordano i commercianti della zona - ma sapeva essere all'occorrenza cordiale e disponibile. È giusto che si verifichi con esattezza la causa della micidiale caduta che gli è costata la vita». Sembra scongiurata la prima ipotesi, cioè che il 59enne potrebbe essere stato investito da un'auto pirata. Il comprensibile silenzio della moglie Tiziana, che non rilascia dichiarazioni che potrebbero in qualche modo compromettere le indagini in corso, lascia spazio ad un'attesa che attanaglia tutti, amici, colleghi e familiari che volevano bene al bruno commerciante, divenuto una delle figure tipiche del commercio cittadino. «È triste vedere la sua bottega di ceramiche chiuse - è il commento di tutti - ci mancano i colori delle sue vetrine, sempre curati ed eleganti, ci manca il suo cordiale sorriso».

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Il Mattino