Eboli, ok alla demolizione di Fort Apache: «Le famiglie andranno al rione Pescara»

Sgombero della struttura ma molte famiglie respingono le nuove soluzioni abitative

La zona Fort Apache
Il destino di piazza Borgo e di Forte Apache è segnato: verrà abbattuto appena saranno ultimate le abitazioni al rione Pescara. Ne è certo l’assessore...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il destino di piazza Borgo e di Forte Apache è segnato: verrà abbattuto appena saranno ultimate le abitazioni al rione Pescara. Ne è certo l’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici del Comune di Eboli Salvatore Mariesei che, benché possa contare pochi cantieri e parecchi incontri pubblici grazie alle assemblee pubbliche dell’Urban center, sottolinea che il progetto di edilizia popolare, di cui Acer Salerno ha la titolarità, gode di un finanziamento di circa 9,5 milioni di euro dal Pnrr.

«L’intervento è destinato alla costruzione di 56 appartamenti di edilizia pubblica e alla realizzazione di un parco urbano attrezzato di circa 6mila metri quadrati che ospiterà, immerse nel verde, varie attrezzature sportive con spogliatoi, spazi per il tempo libero, aree ludiche e un parco giochi. I nuovi alloggi al piano terra prevedono numerosi locali dedicati alle associazioni locali per attività di competenza. Il progetto, una volta realizzate le nuove abitazioni al rione Pescara, prevede la loro assegnazione agli aventi diritto e, dopo i trasferimenti, l’abbattimento dell’attuale insediamento del rione Borgo». Arrivare allo sgombro della struttura non è cosa semplice. Infatti molte famiglie che vi risiedono da anni non hanno accolto con favore la nuova idea di soluzione abitativa. Ma Marisei promette che non ci saranno azioni di forza.

«In un procedimento così complesso tutti devono fare la loro parte nel rispetto di quanti vivono nel quartiere, senza abbandonare decine di nuclei familiari per strada. Non è con l’uso della forza che si risolvono situazioni così complesse. Il progetto di Acer Salerno cammina di pari passo con l’altro progetto da 4 milioni di euro di riqualificazione urbana e di ristrutturazione di alcuni immobili di proprietà dell’ente, progetto approvato in giunta la settimana scorsa ed avviato all’appalto.

Con questo secondo intervento verranno rigenerati tutti gli spazi pubblici e potenziati i servizi nel rione Pescara», puntualizza Marisei.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino