«Il mio unico rammarico è quello di non essere giunti ancora alla verità sull'omicidio del sindaco Angelo Vassallo. Non è un caso eccezionale o...
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Sorride Corrado Lembo quando si parla del suo futuro. E soprattutto sorride quando gli viene chiesto se la politica potrebbe entrare nella sua vita da pensionato. «Non penso assolutamente alla politica nonostante questo tema sia stato discusso e affrontato dalla libera stampa. Anche se mi sollticherebbe l'idea di impegnarmi in un settore nuovo ma credo che la mia vita si sia svolta e si svolgerà su altri binari». Bolanci pubblici Lembo preferisce non farne pur ammettendo che «in cuor mio ho dei bilanci da registrare ma anche da valutare. Ma la mia esperienza a Salerno è estremamente positiva».
«Siamo fortunati ad essere stati i figli di Corrado Lembo. Anche se io sono quello che gli ha dato più grattacapi... Siamo fortunati non perché abbiamo una vita agevolata ma per i valori che mio padre ci ha trasmesso». Andrea Lembo, candidato a sindaco di Campagna, sia pur non eletto, ha preso la parola ieri mattina durante la manifestazione di saluto al padre procuratore. Soltanto poco prima, a chi gli aveva chiesto come stesse, aveva risposto: «Sollevato!». Le polemiche sull'incarico di procuratore capo di Salerno assegnato a Corrado Lembo presero il via proprio dalla sua militanza nel Pd con incarichi in segreteria provinciale. «Sono avvocato - ha detto - un piccolo avvocato e quando decisi di studiare Girusprudenza mio padree mi disse di farlo con il cuore e di diventare un servitore dello Stato perché è bello e molto dignitoso. Ecco... questo è mio padre».
È stato proprio l'abbraccio con Leonida Primicerio, il procuratore generale di Salerno e suo avversario nella nomina a procuratore capo quattro anni fa, il momento più commovente della festa di ieri. In tanti erano presenti nell'aula Parrilli che, ieri mattina, sembrava ancora più piccola. Istituzioni politiche e militari, dipendenti del tribunale e della procura. Ma non tutta la «squadra» di Corrado Lembo era presente. Alcuni magistrati hanno soltanto fatto un «doveroso» capolino. In dodici, invece, hanno voluto raccontare qualche aneddoto sulla vita professionale del procuratore in pensione, dalla presidente della Corte d'Appello Iside Russo al giovane presidente dell'Anm Piero Indinnimeo. Dall'«amico» e collega Franco Roberti al professore di diritto Giuseppe Tesauro. E ancora: il presidente dell'Ordine degli Avvocati Americo Montera, della Camera penale Michele Sarno, l'ex procuratore geenrale Lucio Di Pietro, il presidente del tribunale di Napoli Ettore Ferrara, il procuratore capo di Napoli Giovanni Melillo; il rettore Aurelio Tommasetti; il magistrato emerito Gargano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino