SALERNO - Il gip presso il Tribunale di Salerno ha convalidato il fermo nei confronti di tre cittadini rumeni ed un marocchino, per i reati di associazione per delinquere...
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Nel corso dell’operazione sono stati arrestati Popovici Niculae, 26enne rumeno, residente a Pontecagnano; Ouarsan Sami, 33enne marocchino, domiciliato a Battipaglia; Banta Gheorghita Nelu, 29enne rumeno, senza fissa dimora e Sacalus Erika, 27enne rumena, senza fissa dimora.
Il gruppo gestiva nell'area di Santa Cecilia a Eboli un giro di prostituzione imponendo a ciasuna delle donne il versamento settimanale di 150 euro.
I gestori del giro garantivano alle prostitute gli spazi lungo le strade più favorevoli per adescare i clienti. In particolare "presidiavano" le piazzole di sosta più ampie in modo da evitare che le auto dei clienti potessero intralciare il traffico. I malviventi allontanavo con metodi violenti che non accettavano di pagare il prezzo fissato per la prestazione sessuale.
Alle donne inoltre veniva assicurata una sistemazione alloggiativa per la permanenza nell’area e i malvineti intervenivano per scongiurare episodi di violenza nei loro confronti da parte di altre prostitute di diversa etnia ovvero di “clienti insolventi”.
Durante i rapporti sessuali, inoltre, veniva garantita la vigilanza a distanza. Al termine della giornata, il “gestore della piazza” provvedeva a riscuotere il prezzo imposto, sia per la protezione, sia in percentuale sul guadagno della giornata.
Nell’ambito di questo sistema di sfruttamento, le indagini hanno anche consentito di far luce su un recente episodio di violenza, accaduto il 4 aprile scorso, che aveva avuto come protagonista un marocchino 35/enne. Dalle attività di polizia giudiziaria è infatti emerso che Popovici, Banta e Ouarsan avevano investito, sequestrato all’interno del bagagliaio della loro auto e violentemente picchiato con bastoni, bottiglie di vetro e mazze da baseball, rapinandolo di euro 1300 e dell’autovettura, perchè si era opposto al pagamento della “protezione” imposta alla propria compagna, di nazionalità rumena, per l’esercizio della prostituzione.
Nell'ambito delle perquisizioni effettuate è stata identificata una ragazza rumena, minorenne, costretta a prostituirsi.
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Il Mattino