Rapper neomelodico di giorno, pusher di notte: sorpreso con il boss

Rapper neomelodico di giorno, pusher di notte: sorpreso con il boss
È un rap neomelodico «di protesta» si legge sulla pagina facebook il cui accesso è consentito a pochi, pochissimi. Si chiama Murzett e su internet ha una...

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È un rap neomelodico «di protesta» si legge sulla pagina facebook il cui accesso è consentito a pochi, pochissimi. Si chiama Murzett e su internet ha una vasta galleria di video che lo riprendono anche in sala di registrazione. All'anagrafe si chiama Gerardo Rispoli, ha 32 anni, e da venerdì mattina è rinchiuso in una cella del carcere di Fuorni. Lo hanno accompagnato lì i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Salerno, agli ordini del maggiore Paolo Rubbo e del tenente Bartolo Taglietti, dopo averlo acciuffato, quando il giorno ancora non era spuntato, all'interno dell'abitazione di Ciro Persico, insieme ad Ugo Ventre, in riunione per organizzare lo spaccio nel capoluogo.


Il suo video Underground Bandong ft Murzett, sottotitolo official video rap napoletano, conta 1.500 visualizzazioni. Ognuna delle sue «opere» musicali, in effetti, conta visualizzazioni da capogiro: solo su Youtube ce ne sono quasi un centinaio. Anche il suo profilo e la sua pagina sono seguiti. Risponde a tutti i suoi fans e nelle sue canzoni manda «saluti a tutti i carcerati». A chi gli chiede se la sua precedente pagina sia ancora attiva o si pone il dubbio sulla sua esistenza, risponde a tono: «No ce sempre mo vediam un po...nun so i mi piace a fare un rapper ma la merda che scrive».



Di tanto in tanto, dicono i beninformati, Murzett si trova anche a fare qualche concerto, ma soltanto per i fans più scatenati. Nelle sue canzoni racconta momenti di vita ordinaria e nei suoi video, sempre ben curati, utilizza gente del suo quartiere. A ben guardare tra la folla di persone che lo segue, e che richiama alla mente i video pirata delle crew americane che si lanciano sfide ballerine, si intravedono anche volti di giovani come lui che, come lui, sono finiti nella rete della giustizia. Racconta Salerno con immagini della sua città, scorci «particolari» che fanno da sfondo al disagio dei giovani come lui. Cappuccio in testa, visto tatuaggio sul lato destro del collo, in «Welcome to Italy», con un linguaggio abbastanza colorito rappresenta i sogni «rubati» dei giovani di oggi affrontando tematiche tristemente usuali di chi quanti ambiscono ad u7n futuro migliore: c'è chi parta, chi va via e « chi rest, sper int a nu divan assai lontan». Poi attacca la politica: «democrazia o pazzia», dice e la società intera: «a gent sta a for camp mentr mor».


Non erano ancora le sei del mattino di venerdì quando i suoi sogni rapper si sono infranti in una irruzione dei carabinieri. Quando i militari lo hanno bloccato, era assieme a Persico e Rispoli seduto intorno ad un tavolo con pochi grammi di hashish davanti. Una riunione operativa, la loro, secondo i carabinieri, per programmare le future azioni di spaccio. Uno spaccio da sei zeri, tanti quanti valeva la sostanza sequestrata poi con l'aiuto dei cani cinofili. Merce da centomila euro che, una volta sul mercato, avrebbe fruttato oltre 300mila euro. Nei prossimi giorni, comparirà dinanzi al magistrato per la convaluida dell'arresto.
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Il Mattino