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SALERNO - Tredici medici iscritti nel registro degli indiziati di reato, un atto dovuto della Procura per consentire al medico legale Amedeo Maiese di eseguire l’autopsia sul corpo di Nicola Pagliara, docente di informatica in pensione.
È quanto ha disposto il sostituto procuratore Cristina Giusti, la quale ha ordinato che il proprio perito consegni l’esito degli accertamenti nel termine dei sessanta giorni.
Secondo i primi accertamenti, (l’autopsia si è svolta venerdì scorso) Pagliara sarebbe deceduto a causa di una broncopolmonite che, stando alle dichiarazioni dei familiari che si sono affidati agli avvocati Gino Bove e Leonardo Gallo, non sarebbe mai stata diagnosticata.
In un primo momento la causa del decesso sarebbe stata indicata in una ipertermia antalgica, una particolare forma di febbre. Saranno proprio le cartelle cliniche ora nelle mani del sostituto procuratore e la perizia del medico legale, una volta, consegnata, a consentire di far luce su quanto effettivamente accaduto.
Al momento, comunque, sono due i reparti dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona ad essere finiti sotto le luci dei riflettori della Procura: quello di Medicina Interna e di Rianimazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino