Scafati, controlli a tappeto presso negozi e alimentari

Verifiche sulla qualità delle condizioni igienico-sanitarie in vari Comuni dell'Agro

Carabinieri del nucleo tutela a lavoro
Controlli straordinari e a tappeto nell'Agro nocerino sarnese, in particolare nei comuni di Corbara, Sant'Egidio del Monte Albino, Scafati e Angri, sulle...

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Controlli straordinari e a tappeto nell'Agro nocerino sarnese, in particolare nei comuni di Corbara, Sant'Egidio del Monte Albino, Scafati e Angri, sulle attività alimentari da parte dell’UOSD 61 62 del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Salerno, in collaborazione con il Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione della Stessa Asl.

L’attività di vigilanza e controllo mira a garantire la qualità igienico-sanitaria nelle varie fasi di produzione, trasformazione, conservazione, trasporto e deposito, commercializzazione, distribuzione e somministrazione degli alimenti e bevande, a tutela dei consumatori. Sin dai primi accertamenti, sarebbero emerse numerose irregolarità riscontrate, così come le sanzioni elevate per inosservanza delle normative igienico sanitarie. Oltre alle attività alimentari sono in corso controlli presso le aziende agricole del territorio in collaborazione con i carabinieri del Comando Tutela Agroalimentare, volti al corretto utilizzo dei prodotti fitosanitari. Con controlli costanti, l’Asl ha intenzione di aumentare la tutela della salute dei cittadini, che il più delle volte sono all’oscuro delle problematiche dovute alle tossinfezioni alimentari. 

A riguardo, è intervenuto il presidente di Confesercenti, Aldo Severino: «I controlli da parte delle autorità proposte in laboratori e nelle attività che hanno a che fare con la somministrazione di alimenti o la produzione di essi, ovviamente sono sempre possibili a sorpresa, allo scopo di accertare la regolarità di tutte le procedure messe in atto dai titolari. Ricordiamo quindi a pizzerie, bar, ristoranti, pub, salumerie, panifici, pasticcerie e simili che queste “visite” avvengono senza alcun preavviso e, quando capitano, c’è poco da fare: o si è pronti o si subiscono le inevitabili conseguenze.  Niente di drammatico, per carità: se l’autorità preposta verifica qualche problema o inadempienza il primo provvedimento è quello di imporre al titolare, o a chi per esso, di porre rimedio e che per piccole non conformità possono essere dati fino a 30 giorni di tempo per mettersi in regola, per il resto possono essere sanzionati. Solamente se il problema è grave al punto da rischiare di compromettere la salute di chi lavora in laboratorio o peggio ancora dei clienti del negozio, è possibile anche che venga imposta la chiusura temporanea dell’esercizio». 

 

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Il Mattino