Scena Teatro: la presentazione del romanzo «Non voglio imparare a vivere» di Maria Pagano

L'autrice: «Questo libro è la rispettosa ribellione della mia esistenza»

La presentazione del romanzo «Non voglio imparare a vivere» di Maria Pagano
Un san Martino differente, quello che si svolgerà venerdì 11 novembre presso uno dei salotti culturali più gettonati della città di Salerno – il...

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Un san Martino differente, quello che si svolgerà venerdì 11 novembre presso uno dei salotti culturali più gettonati della città di Salerno – il Museo Diocesano San Matteo. A rendere differente questa ricorrenza è la presenza della scrittrice Maria Pagano che, per la sezione libri creata da Scena Teatro, presenterà il suo decimo romanzo «Non voglio imparare a vivere».

«Non voglio imparare a vivere» – dice la Pagano- «è la rispettosa ribellione della mia esistenza...un viaggio nel territorio del dolore e delle ingiustizie umane.» Il viaggio dell’autrice nasce proprio dalla ribellione- una ribellione che diventa testamento, pensiero filosofico, sofismo concreto, riscatto. «Alla protagonista (Ginevra)» – prosegue - «fotografa di fama internazionale affido il delicato compito di raccontare la vita e ad un grande uomo di teatro puro e faticoso, Antonello De Rosa consegno le mie parole che saranno interpretate in un luogo straordinario, il Museo Diocesano, poi, le stesse saranno di volta in volta intervistate dall'attentissimo giornalista Pasquale Petrosino. Serata imperdibile: sentimenti e riflessione, candido stare tra il palco, l'inchiostro e il pubblico».

Una serata all’insegna della parola, così come desiderato da De Rosa, che già da tempo ha scelto questa peculiarità – «la Parola incarnata», centro nevralgico di tutto l’operare culturale. «Scena Teatro è una realtà che nasce in seno alla cultura» – afferma De Rosa- «da diversi anni abbiamo aperto, collateralmente alla matrice principale che è il Teatro, con la sua azione tecnica e scenica, una sezione dedicata alla presentazioni di libri. I libri rappresentano l’humus indispensabile per la mente ed il cuore- da essi nasce anche l’azione scenica e drammaturgica.»

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Il Mattino