Salerno, slalom tra rifiuti e miasmi per fare il bagno alla Baia

Salerno, slalom tra rifiuti e miasmi per fare il bagno alla Baia
Una delle costanti delle estati salernitane sembra essere l'immondizia. Passeggiando nei pressi della spiaggia libera dell'hotel Baia, sembra infatti di aver riportato...

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Una delle costanti delle estati salernitane sembra essere l'immondizia. Passeggiando nei pressi della spiaggia libera dell'hotel Baia, sembra infatti di aver riportato indietro le lancette di un anno. Anche di due. O di tre. Con un'unica, sostanziale differenza: i cumuli di rifiuti depositati lungo il tragitto e a pochissimi metri dall'accesso all'arenile, sono, di dodici mesi in dodici mesi, sempre più consistenti. Tra lattine e bottiglie, spuntano sacchi colorati che contengono di tutto, in prevalenza organico, lasciato per ore a marcire sotto il sole. Il risultato è un odore nauseabondo che ha spinto anche il Codacons a chiedere un intervento dell'amministrazione comunale per tutelare igiene e salute. Di tanto in tanto, oltre alla raccolta dei rifiuti effettuata da Salerno Pulita, si provvede a bonificare l'area con lavaggi e nebulizzatori.

Ma gli sforzi si rivelano inutili, perché poche ore dopo, lo scenario torna ad essere lo stesso. Con i bagnanti costretti a fare lo slalom tra la spazzatura per riuscire ad accedere al mare. «Ci sono giorni in cui troviamo solo cartoni, e quelli sono giorni fortunati - ironizza Giuseppina Santoro - altri in cui prevalgono i residui di cibo, gli scarti di pesce, salse e olii che fuoriescono dalle buste e finiscono per strada, rendendo la passeggiata perfino pericolosa, dal momento che è facile scivolare e noi mamme siamo costrette a tenere i nostri figli al guinzaglio. Una situazione ai limiti dell'indecenza, che dovrebbe essere risolta attraverso controlli rigorosi e non con interventi spot, di cui pure ringraziamo il Comune, perché basta che passino 24 o 48 ore e si ritorna al punto di partenza». Il sospetto di molti frequentatori della spiaggia libera, una delle più frequentate della città, è che a scaricare abusivamente i rifiuti siano i titolari di attività commerciali legate alla ristorazione. «Esiste sicuramente un'ampia fetta di incivili che usa ogni angolo ritenuto libero della città per disfarsi della propria immondizia, ma la quantità e la qualità dei rifiuti sono tali da immaginare che a sversare questa fetenzia non siano singoli nuclei familiari, ma imprenditori che hanno ristoranti, bar o esercizi commerciali deputati alla vendita di cibi e bevande», denuncia Marco Amodio. Ad acuire il problema è l'assenza di cestini gettacarte. Lamenta Antonella Petruzzi: «Così in strada finisce di tutto, dal pacchetto vuoto di sigarette alla busta di patatine, dalla lattina di birra alla carta del panino. Ormai via Porto è invasa dai rifiuti, anche se il clou si concentra in via Ligea. Ci sono bustoni abbandonati ovunque, che spesso finiscono nel vicino campetto di calcio o a ridosso delle abitazioni. La puzza è stomachevole e, con l'impennata delle temperature, sono ricomparsi blatte e topi. Se questa è civiltà...». La situazione in spiaggia non è altrettanto terrificante, ma solo perché i titolari del chiosco provvedono a pulire quotidianamente. 

Ad essere esasperati non sono solo i bagnanti, ma anche i residenti, come conferma Flavio Gentile: «Questa emergenza si somma alla già segnalata problematica del terminal bus di via Ligea, dove siamo costretti ad attendere il pullman scavalcando i camion che sono in fila davanti all'ingresso del porto commerciale, in attesa di essere autorizzati all'ingresso. Il giorno peggiore è il lunedì, quando nel parcheggio, in attesa della nave che va a Palermo e Tunisi, il piazzale diventa stazionamento per chi deve partire. Praticamente siamo ostaggio di bus e di immondizia». Una speranza però c'è: mercoledì, a largo Campo, i comitati del centro storico incontreranno i vertici del Comune e di Salerno Pulita e in questa occasione verrà presentata una nuova mini lavastrade elettrica a cui si aggiunge una mini spazzatrice. «Sono segnali importanti - ammette Matilde Del Mauro - ma serve un controllo più certosino di questo quartiere, tanto animato di giorno quanto deserto di sera. Basterebbe una pattuglia dei vigili urbani per scoraggiare gli incivili ed aiutarci a vivere meglio». 

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Il Mattino