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Quanta gente per Chiara. Il sagrato e la Chiesa di Santa Maria a Mare di Mercatello quasi non ce l'ha fatta a contenere l'ondata di affetto e dolore. Una marea di gente era lì ieri mattina per salutarla. Assiepati sulle scale con la testa tra le ginocchia i più giovani colleghi dell'artista, poco distante altri gruppi di persone, poi i familiari, poi gli amici, poi i parenti. Isole del pianto che al momento del rintocco delle 11 si sono unite in un'unica carovana che ha accompagnato Chiara all'altare percorrendo in silenzio la navata centrale. La messa è durata più di due ore, come se staccarsi da lei fosse talmente straziante che allungare i tempi della preghiera, anche quelli canonici e tristi del tiro funebre, fosse catartico. Il papà e la mamma non smettono un attimo di volgere lo sguardo alla bara della loro bambina. I singhiozzi rimbombano dal primo all'ultimo banco, difficile trattenere le lacrime e provare a infondere conforto con un sorriso come avrebbe fatto lei.
Ci hanno provato i musicisti, i coristi di Armonia insieme con altri ensemble della città che, come promesso, hanno intonato più brani diretti da Silvana Noschese e con l'accompagnamento all'organo del maestro Sergio Avallone. Che sofferenza per ognuno di loro, abituati ad avere Chiara al proprio fianco, costretti invece a cantare per lei che non c'è più.
A salutare la nostra amica geniale c'era anche il sindaco Vincenzo Napoli che si è dovuto infilare tra la folla per esprimere il suo cordoglio ai familiari. Idem per l'assessore Antonia Willburger che l'aveva conosciuta nell'occasione di tanti eventi canori e l'assessore Angelo Caramanno che vive da tempo l'anima e il calore del quartiere di Mercatello e conosce bene la famiglia Pepe. Tra canti e applausi scorre l'ultimo viaggio di Chiara, attorniata da migliaia di persone anche al momento della benedizione. All'uscita il soprano Patrizia Zoccoli ha voluto donarle l'esecuzione di un brano, così come il maestro Ciro Caravano ha scelto di far intonare dei brani al passaggio della sua bara sulle gradinate. Dappertutto fiori coloratissimi, c'era addirittura un maxi schermo per consentire alle persone sul sagrato di seguire la messa. E poi manifesti, tantissimi, tutti diversi. «Vi prego, se avete incrociato i vostri passi, i vostri occhi, il vostro cuore con la nostra Chiara per un giorno, per un'ora o per il tempo infinito che vive nel ricordo, siate così dolci con noi e inviateci una canzone, una poesia, uno scatto fotografico, un disegno, qualcosa che sia Chiara. Aiutateci nel poter raccontare, un giorno lontano, a quelli che saranno i suoi nipoti quanto era bella e quanto era amata», scrive il papà sul suo profilo Facebook. I commenti sotto quel post piovono di secondo in secondo, come le lacrime che nessuno riesce a fermare.
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Il Mattino