Vincenzo e Piero De Luca, accompagnati dal fedelissimo Felice Marotta, a cena con i portatori di San Matteo. È questa l’istantanea che testimonia, senza timore di...
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Polo bianca, recante sul lato sinistro - non a caso quello del cuore - lo stemma del Comune di Salerno riprodotto interamente in granata, il colore salernitano per eccellenza. Tutti insieme al Non ti pago, locale simbolico dove è abitualmente di stanza anche la Salernitana. Tutti elementi fondanti di un simbolismo che lascia presagire un ritorno agli antichi fasti. Quelli in cui c’erano solo applausi e la processione era una festa per tutti, c’erano i fuochi e gli esponenti più e meno importanti del Comune e della politica salernitana, partecipavano in blocco alle celebrazioni religiose e civili. Il presidente De Luca sedeva tra il figlio Piero – che ha avuto un ruolo rilevante nelle manovre di disgelo e conciliazione tra le parti coinvolte per rifondare le celebrazioni di San Matteo – e Felice Marotta, già segretario e poi direttore generale del Comune di Salerno.
Chi ha partecipato alla cena riferisce di una serata particolarmente piacevole nel corso della quale si è speso tempo a ricordare le tradizioni di San Matteo immaginando come saranno le celebrazioni di quest’anno. A rivolgere l’invito al presidente sarebbero stati i portatori che, sulla base dei rapporti stretti in queste settimane con Piero De Luca, hanno potuto contare sulla presenza dei graditi ospiti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino