Santese vende la Castelluccia di Battipaglia, doccia fredda per chi la vuola tra i «luoghi del cuore» Fai

Santese vende la Castelluccia di Battipaglia, doccia fredda per chi la vuola tra i «luoghi del cuore» Fai
Un cartello che sa di beffa è apparso sulle mura del più amato monumento battipagliese. «Vendesi», recita il cartello plastificato per resistere alle intemperie meglio della...

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Un cartello che sa di beffa è apparso sulle mura del più amato monumento battipagliese. «Vendesi», recita il cartello plastificato per resistere alle intemperie meglio della mura che lo ospitano. Ed è comparso proprio alla vigilia dell’evento conclusivo organizzato per includere la Castelluccia di Battipaglia tra i monumenti da recuperare grazie al Fai, fondo ambiente italiano. Oggi, infatti, alle 19, sarà trasmesso un evento in webinar sulla piattaforma www.FullHDemy.com, durante il quale sarà possibile interagire con i relatori semplicemente registrandosi al sito.


L’evento è stato promosso dall’associazione «Civicamente» che ha iniziato già a maggio la raccolta di voti per inserire la Castelluccia tra i «Luoghi del cuore» Fai. Lungi, dunque, dall’accogliere l’appello accorato dei battipagliesi che, qualche tempo fa, inviarono a don Ciccio Santese, proprietario della Castelluccia, persino una lettera aperta che lo invitava a concordare con il Comune e con il Ministero dei Beni culturali un progetto di recupero del monumento, il costruttore battipagliese avrebbe addirittura deciso di «liberarsene». Certo si tratta di una proprietà, per così dire, ingombrante, che non solo è sempre al centro di numerose polemiche, ma anche gravata da vincoli che non ne hanno finora permesso uno sfruttamento di tipo economico-commerciale. Qualche anno fa il castello venne illuminato con fari che irradiavano tutta la città dall’alto dell’omonima collina. Ai suoi piedi si tennero alcuni concerti. Poi persino questa iniziativa finì.

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Il Mattino