Save the Children: senza retta stop mensa, a Salerno minori discriminati

Save the Children: senza retta stop mensa, a Salerno minori discriminati
«Un fattore di discriminazione è la scelta di 11 comuni monitorati di prevedere la sospensione del servizio per i figli di genitori che non hanno pagato la retta...

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«Un fattore di discriminazione è la scelta di 11 comuni monitorati di prevedere la sospensione del servizio per i figli di genitori che non hanno pagato la retta della refezione scolastica regolarmente. I restanti 34 invece, dichiarano di non rivalersi sui bambini in caso di genitori insolventi, ma di attivare un meccanismo di recupero crediti». È quanto sottolinea Save The Children illustrando il rapporto sulle mense scolastiche.


Gli undici Comuni indicati nello studio dell'organizzazione internazionale sono: Brescia, Foggia, Milano, Novara, Palermo, Pescara, Reggio Calabria, Sassari, Salerno, Siracusa e Taranto. Più in generale, nei comuni esaminati dal rapporto Save the Children sulle mense «le tariffe massime variano dai 2,5 euro (Perugia) ai 7,2 euro (Ravenna), le tariffe minime passano da 0,30 euro (Palermo) a 6 euro (Rimini). Il risultato di queste differenze è che una famiglia con un figlio in disagio economico (Isee 5.000 euro) sarebbe esentata dal pagamento solo in 10 comuni, mentre tra i restanti comuni le tariffe applicate variano da 0,35 euro a pasto di Salerno ai 6 euro di Rimini. In 26 comuni, tra cui quest'ultimo, si garantisce però l'esenzione, e dunque tariffa 0 euro, per le famiglie in condizioni di necessità economiche se segnalate dai servizi sociali», spiega l'organizzazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino