Scafati, scampato all’attacco dei sicari: dall’ospedale al carcere per rapina

Marcello Adini, 43 anni, che era stato scarcerato solo tre giorni prima, dopo un’assoluzione per l’omicidio di Armando Faucitano

Il luogo dell'agguato
Era scampato miracolosamente ad un agguato lo scorso primo marzo, raggiunto al braccio e alla spalla da due colpi di mitraglietta esplosi da un'auto in corsa mentre stava...

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Era scampato miracolosamente ad un agguato lo scorso primo marzo, raggiunto al braccio e alla spalla da due colpi di mitraglietta esplosi da un'auto in corsa mentre stava mangiando un panino in via Alcide De Gasperi, a Scafati.

Marcello Adini, 43 anni, che era stato scarcerato solo tre giorni prima, dopo un’assoluzione per l’omicidio di Armando Faucitano, ucciso nell’aprile del 2016, è stato arrestato l’altro ieri per rapina. I carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, coordinati dal tenente colonnello Gianfranco Albanese, gli hanno notificato il fermo di indiziato di delitto in ospedale, dove il 43enne di Scafati era ancora ricoverato dal giorno dell’agguato. Adini, difeso dagli avvocati Francesco Matrone e Giuseppe Della Monica, è stato trasferito poche ore dopo al carcere di Fuorni. In manette, insieme a lui, un incensurato di Scafati, R.C. classe 1992, difeso dall’avvocato Lucia Apuzzo. I due, secondo gli inquirenti, avrebbero messo a segno una rapina a Scafati, ai danni di un anziano, minacciato con un fucile e costretto a cedere la sua auto, nella notte tra il 29 febbraio ed il primo marzo scorsi, insomma la notte prima del tentato omicidio.

Proprio nell’ambito dell’attività investigativa scattata dopo l’attentato, e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Salerno, sarebbero stati acquisiti gli elementi necessari per la ricostruzione della rapina e l’identificazione dei presunti responsabili, ai quali è stato contestato, tra l'altro, l'aggravante del metodo mafioso. Stamattina, presso il tribunale di Nocera Inferiore, si terrà l’udienza di convalida del fermo.

Le indagini per l'agguato del primo marzo, intanto, proseguono. Marcello Adini, quel giorno, seppur ferito, tentò di scappare e di raggiungere casa, ma si vide costretto a chiedere l’intervento di un’ambulanza del 118 che lo trasportò al pronto soccorso dell’ospedale di Nocera inferiore.
 

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Il Mattino