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Abusi vista Li Galli. Ancora lavori non autorizzati e un sequestro, questa volta da due milioni di euro, in Costiera amalfitana. Anzi, in pieno centro di Positano. A mettere i sigilli all’opera abusiva, i carabinieri della compagnia Amalfi impegnati da sempre in mirati controlli volti a dare un freno al fenomeno dell’abusivismo edilizio. L’operazione, condotta dalla stazione di Positano, è frutto di accurato sopralluogo svolto presso l’immobile, di circa 230 metriquadrati, che affaccia direttamente sull’isoletta dei vip. Nel corso del controllo gli uomini del capitano Umberto D’Angelantonio, hanno accertato che il proprietario, aiutato da alcuni operai, stava svolgendo opere di straordinaria manutenzione, in particolare il rifacimento dell’impianto elettrico, della pavimentazione e delle pareti, senza le prescritte autorizzazioni. Inoltre, dall’analisi della documentazione relativa al manufatto è emerso che già in passato erano stati commessi tutta una serie di abusi mai condonati, il che ha consentito di contestare al titolare l’attualità delle condotte illecite. Le tre persone, due operai e il proprietario della struttura, sorpresi sul sul cantiere sono stati denunciati alla Procura di Salerno, che ora valuterà se siano necessari ulteriori adempimenti.
Da Praiano a Positano non si fermano le attività di abusivismo edilizio nonostante gli incessanti controlli dei carabinieri che producono almeno un sequestro a settimana. I fascicoli si stanno dunque sommando tra di loro nei competenti uffici della procura che dovranno ora valutare tutti i singoli casi e procedere prima per via giudiziaria e poi, laddove ci sia una giudizio affermativo, procedere con gli abbattimenti mediante una gara per l’affido dei lavori, quasi sempre in danno.
Altre volte, invece, i lavori, nonostante si tratti di strutture «importanti», vengono eseguiti direttamente ai proprietari e spesso vengono realizzate veri e propri ambienti aggiuntivi. Un fenomeno, quello dell’abusivismo, che sarebbe stato «incontrollato» negli ultimi anni anche da parte delle amministrazioni comunali e proprio questo particolare indurrebbe molti a proseguire con le attività senza alcuna autorizzazione, sfidando la sorte e l’attenzione dei militari dell’Arma.
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Il Mattino