Salerno. Sesso in auto con la prostituta, aggrediti dalla banda armata

Salerno. Sesso in auto con la prostituta, aggrediti dalla banda armata
Minacciato con una pistola e costretto a consegnare la sua auto per evitare spiacevoli conseguenze. È la sintesi dell’ennesima aggressione avvenuta sul litorale a sud di...

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Minacciato con una pistola e costretto a consegnare la sua auto per evitare spiacevoli conseguenze. È la sintesi dell’ennesima aggressione avvenuta sul litorale a sud di Salerno. Protagonista un 53enne originario del Cilento, appartatosi con una prostituta nella serata di sabato lungo la strada provinciale Aversana, nel tratto ricadente nel territorio di Pontecagnano Faiano.




L’uomo si trovava all’interno della sua vettura, una Fiat Punto, quando è stato assalito da due individui armati di pistola. L’impossibilità di opporre resistenza ha permesso ai malviventi di avere gioco facile e di portare a termine il colpo in breve tempo con il furto dei soldi e dell’automobile della vittima. I due si sono dileguati in pochissimi secondi, facendo perdere le loro tracce. Per il 53enne nessuna conseguenza fisica e tanta paura per quanto accaduto.



Ad occuparsi del caso i carabinieri della compagnia di Battipaglia, che stanno provando a risalire ai responsabili della rapina. L’episodio, che è solo l’ultimo di una lunga serie, richiama alla mente la tragedia di Natalino Migliaro, giovane di Battipaglia morto il 13 dicembre in seguito ad un’aggressione subita sulla litoranea due mesi prima mentre era in compagnia della sua fidanzata. Un atto efferato che ha messo in evidenza la situazione di abbandono in cui versa la fascia costiera che da Pontecagnano Faiano arriva fino a Capaccio. Una striscia di terra in preda all’incuria più assoluta, e con un tasso di degrado sociale ed ambientale fra i più alti dell’intera provincia, in lotta da anni con la microcriminalità ed una sensazione di diffusa impunità legata alla sua estensione ed alla presenza di centinaia di «sacche» sconosciute ai più.



Il tutto da unire alla difficile convivenza tra persone provenienti da paesi diversi, la maggior parte dei quali si ritrova a bere nei frequentatissimi bar della zona dopo l’orario di lavoro. Ed è proprio da questo mix micidiale che nascono i fatti come quelli di sabato sera, dalla conoscenza perfetta del territorio unita all’individuazione immediata di obiettivi sensibili, quali una coppia di fidanzati appartata o un uomo con una prostituta alla ricerca di un posto lontano da occhi indiscreti. Avventarsi su un’auto in sosta è molto semplice, soprattutto se il buio permette di effettuare un agguato in piena regola senza che gli occupanti dell’abitacolo si accorgano di qualcosa prima del tempo.



Come accaduto lo scorso 24 novembre in via Magellano, area interna del litorale di Pontecagnano Faiano, quando un giovane di 23 anni di Agropoli, pure lui con una passeggiatrice, è stato aggredito a colpi d’ascia per soli 20 euro. L’allarme sicurezza è stato lanciato a più riprese da cittadini ed associazioni, che hanno messo l’accento anche sulla ricaduta che tali avvenimenti hanno sull’indotto turistico, visto sempre come l’ancora di salvataggio ma ancora non inserito in un programma di sviluppo omogeneo. In questo senso la recente morte di Natalino assume i caratteri di un monito affinché si intervenga con decisione per evitare che quanto successo possa riaccadere.


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Il Mattino