Ha patteggiato due anni di reclusione un insegnante di Cava de’ Tirreni, per l’accusa di atti sessuali commessi nei riguardi di una studentessa, che all’epoca...
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Secondo le accuse della Procura di Nocera Inferiore, che aveva coordinato l’indagine, l’imputato avrebbe prima fatto «sedere a cavalcioni su di sé la giovane, e quindi l’aveva abbracciata, baciandola sulla bocca, accarezzandole i capelli, le spalle, le mani e i fianchi, sfiorandole il seno». Poi, avrebbe fatto scorrere le mani «fino al fondoschiena e all’interno delle gambe della ragazza». Questo recitava l’imputazione mossa dall’organo inquirente, una volta conclusa l’indagine. Le accuse erano aggravate dall’aver commesso il fatto nei confronti di una persona di età minore e a lui affidata, per ragioni di istruzione. Oltre che per aver approfittato di «circostanze di tempo, luogo, età della persona offesa tali da ostacolare la pubblica e la privata difesa».
I due si erano conosciuti - sempre stando a quanto raccolto dagli agenti di polizia - durante l’anno scolastico 2018-2019. Gli atteggiamenti equivoci notati dagli agenti avevano poi spinto gli stessi ad intervenire, con l’identificazione dell’uomo e i domiciliari firmati dal gip. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino