Si appropriano dei fondi antiusura Inchiesta sulla Artigianfidi quattro persone indagate

Si appropriano dei fondi antiusura Inchiesta sulla Artigianfidi quattro persone indagate
SALERNO - Era stato proprio il ministero dell’Economia e delle Finanze, nell’ambito di una serie di controlli che di norma vengono eseguiti sui fondi concessi...

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SALERNO - Era stato proprio il ministero dell’Economia e delle Finanze, nell’ambito di una serie di controlli che di norma vengono eseguiti sui fondi concessi alle associazioni che si preoccupano di amministrare i fondi antiusura, a segnalare alla procura di Salerno alcune irregolarità nella gestione dei fondi stessi da parte del Consorzio Antigianfidi (Artigianato di garanzia fidi) chiedendo approfondimenti investigativi. Era il 2013. Nel 2015 l’ultima informativa della finanza, nei giorni scorsi la notifica ai quattro indagati dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari. 


I reati contestati sono per tutti di concorso in peculato e abuso d’ufficio. In particolare, sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti, è finito l’utilizzo (improprio, secondo la procura) di due milioni 674.971 euro affidati dal ministero dell’Economia al Consorzio. Soldi che andavano amministrati per la concessione di fidi a piccole e medie imprese ad elevato rischio finanziario e alle quali fosse già stata rifiutata una domanda di finanziamento da parte delle banche così da evitare che dovessero rivolgersi a degli strozzini. Soldi che invece, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati distratti mentre a nessuna impresa sarebbe stato concesso un aiuto.

Gli indagati sono quattro. Si tratta di Ernesto Rossi, Raffaele Milone, Vincenzo Santoriello e Massimo Borriello. Secondo le accuse, in concorso tra di loro, potendo operare sui conti intestati al Consorzio Artigianato di garanzia Fidi società cooperativa Arl, si «appropriavano illecitamente del denaro».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino