La psicosi ha ormai invaso e inquinato la realtà. I residenti dei rioni collinari e, più in generale, delle aree periferiche del capoluogo, vivono uno stato...
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A Rufoli, invece, una donna ha sorpreso in casa i ladri in piena notte. Pensava che fosse il figlio a rientrare dopo una serata passata con gli amici, dal piano di sopra ha urlato più volte il suo nome. Davanti alla mancata risposta è scattato l'allarme. La padrona di casa ha urlato, ha acceso le luci facendo sentire la propria presenza. In questo modo è riuscita a mettere in fuga i tre balordi che, vistisi scoperti, sono scappati facendo perdere le loro tracce nel buio.
Ciò che è derivato dall'ennesimo colpo sventato dai cittadini, sono scene da far west: uomini e ragazzi che girano in auto in piena notte. C'è chi ha in mano una torcia, chi registra col cellulare la «caccia all'uomo», chi porta con sé armi improprie e poi ci sono i cacciatori con i fucili spianati. A dominare queste spedizioni, prima ancora che la rabbia, è la paura. «Siamo terrorizzati denunciano i cittadini che ormai hanno perso completamente il controllo non si dorme, non si esce tranquilli, non ci sentiamo al sicuro nelle nostre case. È una condizione indecente, inaccettabile. Abbiamo bisogno di essere protetti e tutelati, non possiamo rischiare la galera perché uno si introduce in casa nostra. Qui ci scappa il morto, siamo stanchi ma la disperazione può fare brutti scherzi».
Il grido d'aiuto dei residenti viene rilanciato, ancora una volta, dal consigliere comunale Leonardo Gallo che trascorre intere giornate a recepire, ascoltare e mettere insieme elementi che potrebbero essere utili all'individuazione di elementi ricorrenti nell'escalation di furti di queste ultime settimane. Elementi raccolti faticosamente perché spiega Gallo «la gente è terrorizzata, non si sente al sicuro» e che, presto, potrebbero trovare corpo in un mini dossier che il consigliere è pronto a portare in questura, nella speranza che possa essere utile alle forze dell'ordine che in queste settimane, pur tra mille difficoltà, stanno facendo un lavoro enorme. «Dopo settimane di approfondimenti chiarisce Gallo sappiamo che quasi certamente non si tratta di persone italiane. Non vanno alla ricerca di beni preziosi ma si accontentano di cose minime. Portano vie cappotti, pentole, scarpe. Tutto quello che trovano, dettaglio che ci conferma che si tratta di persone per nulla abbienti. Temiamo che studino, di giorno, il nostro territorio perché dimostrano di muoversi con grande dimestichezza in zone ed aree che devono necessariamente essere ben conosciute altrimenti si trasformano in veri e propri labirinti». L'allarme del consigliere, però, è relativo alle ronde: «Sto cercando di invitare i miei concittadini a restare in casa aggiunge il consigliere per strada corrono grossi pericoli e rischiano di creare difficoltà anche alle forze dell'ordine».
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Il Mattino