Silba, truffa da 19mila euro con fideiussione nulla: broker a processo

Silba, truffa da 19mila euro con fideiussione nulla: broker a processo
Risponde di truffa aggravata un broker di origini napoletane, finito a processo dopo la citazione a giudizio della Procura di Nocera Inferiore. Il processo è stato fissato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Risponde di truffa aggravata un broker di origini napoletane, finito a processo dopo la citazione a giudizio della Procura di Nocera Inferiore. Il processo è stato fissato dinanzi al giudice monocratico per il prossimo aprile. La parte offesa è la società Silba spa. Secondo la tesi accusatoria, rappresentata dal pm Angelo Rubano, il broker avrebbe messo in atto raggiri e artifizi per «procurarsi falsamente la polizza assicurativa cosiddetta a prima richiesta emessa da un consorzio a favore della società Silba spa, inducendo la stessa società amministratrice di alcune case di cura del comprensorio in errore circa le genuinità della predetta polizza fideiussoria, procurandosi l’ingiusto profitto di 19.875 euro pari all’acconto del premio assicurativo versato dalla parte offesa al consorzio». Ma dagli accertamenti investigativi, quel consorzio risultava essere «cancellato dalla Banca d’Italia in quanto soggetto segnalato per garanzie rilasciate in assenza di autorizzazione». Per l'imputato c'è anche l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di relazione di prestazione d’opera e recidiva specifica.


I fatti contestati vanno riferiti al 2 luglio 2018, a Roccapiemonte, data nella quale sarebbe stato consumato il reato. L’inchiesta partì dopo un'informativa dei carabinieri della stazione di Castel San Giorgio, in seguito alla denuncia della società Silba sulla verifica documentale della società assicuratrice erogatrice della polizza. Solo dopo la firma e il pagamento dell’acconto del premio assicurativo, la società truffata si accorse che l’impresa assicurativa non era accreditata in banca e la garanzia sottoscritta non copriva alcunché. All’amministratore della Silba non restava altro che denunciare la truffa subita. Gli elementi raccolti in fase di indagine hanno permesso agli inquirenti di ricostruire una quadro probatorio solido, al punto tale da chiudere le indagini preliminari con la contestuale citazione diretta a giudizio del broker che ora dovrà difendersi davanti al tribunale dall’accusa di truffa per aver intascato il premio basato su una polizza di fatto nulla.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino